L’organizzazione dello Stato è una foresta pietrificata che va scongelata e la grande crisi di Siena ci offre e ci costringe a farne un laboratorio di innovazioni istituzionali. Noi proponiamo di lavorare per la Grande Siena: un’area urbana integrata di 100mila abitanti ed 800 km quadrati di superficie, composta dal capoluogo e dai 5 Comuni contermini (Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni, Monteroni e Sovicille) che dovrà rapidamente avere un governo unitario su temi fondamentali come la pianificazione urbanistica, il trasporto, la mobilità delle merci, i servizi pubblici, ecc. Ci saranno obiettivi da condividere: semplificazione e unificazione normativa e regolamentare dei procedimenti amministrativi tendente a favorire l’attività d’impresa e le risposte ai cittadini; istituzionalizzare la forma della conferenza dei servizi come metodo di autorizzazione per velocizzare i procedimenti amministrativi che coinvolgono più enti, garantendo trasparenza ed efficacia oggi ostacolati dalla selva di competenze di soggetti, di cui nessuno misura la produttività reale; processi partecipativi formalizzati che consentano ai cittadini di conoscere e valutare preventivamente le principali decisioni amministrative dei Comuni; evitare la competizione urbanistica fra Comuni realizzando una pianificazione concertata, anche attraverso atti condivisi come i Piani Strutturali intercomunali; finanziare opere pubbliche di area, come un sistema di piste ciclabili, alienando patrimonio ma anche società o quote di società che gestiscono servizi pubblici non più strategici. Alle primarie di sabato 20 aprile io mi presento in alternativa ad Alessandro Mugnaioli con un progetto chiaro in testa e l’esperienza giusta per metterlo in atto, piuttosto che ripetere formulette imparate a memoria che non incidono sui grandi problemi e sembrano fatte apposta per non scontentare nessuno invece di affrontare i grandi problemi lasciatici in eredità dalle precedenti amministrazioni. Poiché è chiaro che ogni prossimo governo proporrà la soppressione delle Province, va accelerata l’associazione di funzioni e servizi fra i Comuni, attraverso la forma avanzata dell’Unione dei Comuni, proponendosi di pervenire prima della grande tornata di elezioni amministrative del 2014 ad aver progettato Unioni dei Comuni in tutta la provincia di Siena. I maggiori risparmi verranno dalle economie di scala in servizi come l’informatica, la gestione del personale, la centralizzazione degli acquisti. Se sarò eletto Sindaco di Siena proporrò di fare in autunno una conferenza, che potremmo chiamare Stati Generali della costituenda Area senese, che tenti di definire modalità, tempi ed obiettivi di questo processo influendo sui programmi amministrativi con un progetto unitario che divenga la base delle elezioni dei nuovi sindaci dei Comuni contermini nella primavera del 2014. La riorganizzazione dei servizi comunali è ormai un processo irreversibile, anche per adeguarsi alle regole che verranno introdotte dal Parlamento in tema di spending review e di convergenza dei singoli Comuni su parametri nazionali, cioè i cosiddetti costi standard. Tutti i grandi Paesi europei hanno affrontato la sfida del governo di società sempre più complesse razionalizzando i sistemi istituzionali. In Italia la posta in gioco di un vero federalismo sono fondamentali diritti di cittadinanza: il diritto alla salute, alla casa, all’assistenza.
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