“Questa comunità paga ancora una volta gli errori strategici commessi in passato, quando l’autonoma sostenibilità delle iniziative intraprese, anche lodevoli, non era considerata un requisito determinante. Si riteneva di poter disporre, attraverso la Fondazione e la Banca MPS, di risorse e di credito illimitati. Anche nel caso di Siena Biotech, siamo in presenza di un disegno ambizioso che è andato sempre di più annaspando, con costi sociali ed economici che si riversano sui soggetti meno responsabili: i lavoratori.
Il grande progetto del Polo senese delle Scienze della vita rappresenta comunque una realtà dinamica ed una delle più grandi occasioni di sviluppo per l’intera Toscana, merito anche del sostegno determinante della Regione. Questo progetto è riuscito ad attrarre importanti investimenti e competenze qualificate, grazie anche agli incubatori di impresa, al consolidamento di aziende innovative, alle sinergie con il colosso Novartis (ed in prospettiva GSK) ed alla collaborazione con il mondo universitario ed ospedaliero.
Comprendiamo le cautele della Fondazione MPS, che non deve più tornare ad essere un docile strumento nelle mani della politica; tuttavia, uno degli obiettivi strategici della stessa Fondazione è proprio il sostegno allo sviluppo e all’occupazione. Pertanto, al di là degli indiscutibili difetti di comunicazione e concertazione che ci sono stati, auspichiamo che la Fondazione collabori effettivamente con la Regione e con le altre istituzioni coinvolte nel Protocollo di valorizzazione del Polo senese delle Scienze della vita. L’obiettivo prioritario è quello di attrarre sul territorio senese nuovi player che potrebbero portare investimenti e valorizzare competenze e talenti già presenti nel nostro territorio. La prospettiva, naturalmente, è quella di impegnarsi fin da subito per i lavoratori di Siena Biotech. Del resto, il contesto senese delle biotecnologie conta su oltre 3.500 addetti ed è su questa forza che il progetto di “Polo senese”, coordinato dalla Fondazione Toscana Life Sciences, deve lavorare per favorire l’attrazione di altre realtà imprenditoriali e di ricerca sostenendo ulteriormente anche i processi di trasferimento tecnologico da Università a imprese. Questo progetto, inoltre, è in linea con il percorso di riorganizzazione della sanità territoriale, che nel disegno della Regione vede Siena come polo dell’intera area vasta della Toscana meridionale”.
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