Valentini sugli impianti sportivi di Taverne d’Arbia

Bruno Valentini

«Ho parlato in questi giorni con cittadini senesi residenti a Taverne d’Arbia o comunque interessati alle sorti degli impianti sportivi, che sono stati per anni un punto fondamentale di aggregazione sociale per la popolosa frazione a sud della città e potevano diventare anche un riferimento importante per i tanti sportivi che hanno a cuore le sorti della Robur. Ho seguito sulla stampa le sorti del progetto, con i lavori per la cittadella sportiva ormai interrotti da più di un anno , con le strutture quasi ultimate, sottoposte ad un lento degrado e le ditte fornitrici in seria difficoltà perché non riescono più ad incassare le fatture dei lavori già effettuati, senza quindi portare avanti gli appalti commissionati. Qualche centinaio di ragazzi e bambini sono costretti da troppo tempo ad emigrare da un campo all’altro, con disagi e costi proibitivi che rischiano di mettere a repentaglio addirittura la prosecuzione dell’attività della Associazione sportiva di Taverne, anche se i campi sono già pronti, ma inutilizzabili per la mancanza degli spogliatoi e dei servizi. Oltre all’associazione sportiva Asta, ci sono in mezzo anche associazioni di volontariato quali l’AVIS di Taverne, che si era impegnata economicamente, con le poche risorse a disposizione, per l’acquisto di un terreno, adiacente ai campi comunali reso disponibile per il progetto. Invece del centro sportivo promesso, ora le associazioni ed i cittadini di Taverne sono in mezzo ai guai, con il cantiere che non riesce a riaprire, per la complessa situazione finanziaria dell’ A.C. Siena e per le difficoltà di accesso al credito. Le persone sono amareggiate e preoccupate e si sentono abbandonate dalle istituzioni cittadine. Il mio parere è che questa situazione va affrontata di petto dall’Amministrazione Comunale di Siena, incalzando tutte le parti interessate a definire nel modo migliore e più rapido possibile il progetto intrapreso, per restituire alla popolazione di Taverne ed alle sue associazioni gli impianti sportivi che servono per far sopravvivere un’attività che è importantissima per la qualità della vita di quella parte della città. Non voglio speculare sugli evidenti errori fin qui commessi, ma credo che il prossimo sindaco deve sottoscrivere un patto con la cittadinanza e mettere nei primi posti dell’agenda amministrativa il completamento degli impianti sportivi di Taverne d’Arbia, prima di affrontare progetti faraonici come l’Auditorium in Fortezza, perché la drammatica scarsità di risorse costringerà a selezionare le priorità, a partire da quelle più vicine a bisogni dei cittadini che, nel caso in oggetto, non accettano di essere trattati come un’anonima periferia».

 

Bruno Valentini, per il movimento “Siena Cambia”