Nell’ultima riunione, la Giunta Comunale ha preso visione dell’atto di indirizzo per introdurre varianti al Regolamento Urbanistico che sarà presentato al prossimo Consiglio Comunale. Il documento, redatto dalla Direzione Urbanistica, arriva dopo la chiusura del tavolo tecnico con Amministrazione provinciale e Regione Toscana per analizzare la coerenza tra la pianificazione urbanistica comunale, il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e il PIT della Toscana (Piano di Indirizzo Territoriale).
Dal nuovo atto di indirizzo emerge l’esigenza di una riconsiderazione del quadro generale a causa del cambiamento dei presupposti socio – economici iniziali e per una migliore armonizzazione con gli strumenti urbanistici di Provincia e Regione. Alla luce del mutato quadro di esigenze, appare oggi necessario una rilettura della città rilanciando le funzioni del centro storico attraverso l’individuazione di nuove opportunità residenziali e commerciali dando slancio ad una nuova cultura del progettare e del costruire centrata sulla riduzione dei consumi e sull’utilizzo di fonti rinnovabili.
“Parafrasando il gergo sportivo – afferma Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena – potremmo dire che questi progetti sono fondamentali per aprire il campo. Era già il tempo di costruire un modello di sviluppo multisettoriale per evitare che una congiuntura particolarmente sfavorevole di una delle attività cittadine trainanti, avesse un effetto depressivo contagioso su tutta l’economia locale. Oggi questa necessità si è fatta ancora più stringente dal momento che Siena vive uno dei momenti più delicati della sua storia ed è impegnata nel far tornare, quanto prima, la Fondazione ad essere un attore rilevante del suo sviluppo economico e sociale, ed attraverso di essa a mantenere ancora saldo il legame con la Banca Monte dei Paschi. La garanzia dell’indipendenza strategica della banca e del suo connubio secolare ed irrinunciabile con Siena è la premessa fondamentale per costruire il futuro della città. Diversamente dal passato, anche recente, senza però adagiarsi su una rendita di posizione ed in attesa che torni la stagione della distribuzione dei dividendi che peraltro non appare così imminente, ma nemmeno troppo lontana. Questi sono giorni decisivi ed il mio auspicio, oltre al mio incessante impegno, è che tutti coloro che nelle prossime ore saranno chiamati a prendere decisioni così importanti e che ricadranno sulle future generazioni, avvertano il peso di questa grande responsabilità e ricerchino il massimo delle competenze, dello spessore umano e professionale”.
Il nuovo atto di indirizzo per introdurre varianti al Regolamento Urbanistico individua sette obiettivi principali: rivisitazione della Città dell’Arbia e dell’area del nuovo stadio; realizzazione di un nuovo palazzo per i grandi eventi, valorizzazione delle aree di proprietà pubblica, Parco Urbano e Auditorium; valorizzazione di alcuni contenitori nel centro storico; Masterplan dell’area ospedale; riconfigurazione della Strada Fiume.
La città dell’Arbia e l’area del nuovo stadio “Per quest’area – si legge nel documento – si rileva l’opportunità di procedere alla riconsiderazione di due zone: la cittadella dello sport e il polo Abbadia – Renaccio. Per la prima, la valutazione verificherà l’effettiva consistenza dell’area sportiva rispetto al mantenimento di zone che conservino caratteristiche agricole e collinari con la valorizzazione e il recupero delle viabilità storiche, dei corridoi ecologici e del verde. Per il polo Abbadia – Renaccio, invece, la valutazione sarà indirizzata a dare attuazione agli interventi che “creano sistema” con l’abitato di Taverne d’Arbia così che si ottenga anche un incremento di servizi per gli abitanti della zona. Priorità sarà data agli interventi di edilizia sociale (convenzionata, affitto, Erp)”.
Un nuovo Palazzo per i grandi eventi “La città – continua il documento – ha bisogno di una struttura moderna e flessibile che consenta alla città e alle Università di proporsi come polo congressuale del sud toscano, in particolare nei settori della finanza, dei beni culturali, delle scienze della vita della sanità. La nuova struttura può dare una risposta anche all’esigenza di avere un palazzo dello sport omologato per le manifestazioni continentali di basket”.
Valorizzazione delle aree di proprietà pubblica “Si tratta – si legge nel documento – di recuperare a nuove funzioni aree urbane pubbliche che hanno perduto la loro principale connotazione con nuove previsioni o con miglioramenti delle caratteristiche di quelle già contenute nel Regolamento Urbanistico, quali ad esempio: l’ampliamento del parcheggio di via Peruzzi; il recupero dell’area ex Gas – Int in via Simone Martini; la rivalutazione delle previsioni per la proprietà comunale lungo via di Busseto”.
Parco urbano e Auditorium “E’ una grande occasione – prosegue il documento – per ridisegnare quella parte di città che va dalla Lizza alla Fortezza fino al Parco Unità d’Italia. L’attuale progettazione deve essere rivista anche alla luce della permanenza dello stadio nell’area del Rastrello. Almeno per i prossimi anni, Parco e impianto sportivo dovranno convivere sviluppando una visione integrata che tenga conto delle dinamiche legate alla mobilità. Andrà ripensata anche la collocazione dell’Auditorium da svilupparsi insieme al progetto di recupero della Fortezza, già avviato negli anni passati, sia per rispondere alle esigenze in campo musicale e culturale, sia per la necessità di costituire un polo fieristico leggero indispensabile per organizzare eventi di rilievo nazionale”.
Valorizzazione di alcuni contenitori nel centro storico e nelle aree adiacenti “L’individuazione – si legge nel documento – di nuove opportunità residenziali, commerciali e terziarie nel centro storico passa attraverso il cambio di destinazione di alcuni rilevanti edifici già individuati nell’attuale Regolamento Urbanistico confermati come strategici dal Piano di gestione del Sito Unesco. Il loro riuso dovrà dare una risposta alla domanda di residenza all’interno della città murata e al ripopolamento dei rioni favorendo l’accesso all’abitazione a quelle fasce di popolazione che oggi faticano maggiormente e alle giovani coppie, in accordo con le Contrade e riducendo un nuovo consumo del territorio. Sarà necessario aprire un confronto istituzionale con gli altri soggetti pubblici coinvolti ed in particolare con l’Università degli Studi”.
Masterplan dell’area Policlinico “La funzione di ospedale di primo livello – continua il documento – per la città è una condizione irrinunciabile che deve convivere con le attività specialistiche di alto livello e, partendo da queste considerazioni, sarà avviata una riconsiderazione complessiva dell’area. L’amministrazione comunale ha già avviato la procedura valutativa che porterà alla definizione di variante al Regolamento Urbanistico che risponderà alla necessità di crescita dell’area così come recentemente manifestato dall’Azienda Ospedaliera per dotare il policlinico di ulteriori funzioni. Nello stesso tempo è in corso di valutazione il primo masterplan, predisposto dall’Azienda, sui temi di accessibilità, mobilità, sosta e dotazione infrastrutturale sia dentro l’area ospedaliera, sia verso il contiguo sistema urbano”.
Riconfigurazione della Strada Fiume “Fin dal Piano Secchi – si legge ancora nel documento – il collegamento dell’Autopalio con il quartiere di San Miniato e la Chiantigiana fa parte delle strategie sulla mobilità urbana di Siena. Sulla Strada Fiume si innesterà, inoltre, il nodo intermodale della Stazione che regola la mobilità privata e l’offerta di quella pubblica soprattutto nella direttrice viale Toselli – Due Ponti dove andranno ripensati il sistema della sosta, la separazione fra flussi veicolari e traffico merci, flussi di attraversamento e di penetrazione. Tematiche che saranno affrontate attraverso uno studio di fattibilità per superare le criticità evidenziate e ormai note”.
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