Nella suggestiva cornice della Sala storica della Biblioteca degli Intronati, si è tenuta, ieri pomeriggio, la presentazione di “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline, classico della letteratura francese pubblicato nel 1932, edito nella traduzione italiana da Corbaccio. Iniziativa inserita nel calendario di “Lunedìlibri”, rassegna di incontri ed appuntamenti promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Siena, con la proficua collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e il recente coinvolgimento della sezione senese degli “Amici delle Biblioteche (AdB)”.
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La presentazione si è articolata sull’intervento di Cathérine Maubon, docente di Letteratura francese all’Università di Siena, intervallato dalle letture di alcuni brani da parte di Ugogiulio Lurini.
Molto apprezzata, da parte del numeroso pubblico presente, anche la scelta di proiettare un’intervista allo scrittore del 1959, realizzata della televisione pubblica francese, >.
Marcello Flores d’Arcais, docente di Storia contemporanea e Storia comparata, ha invece contestualizzato l’ambientazione storica del romanzo: >.
“Viaggio al termine della notte”, per molti aspetti autobiografico, propone un viaggio-delirio fra le contraddizioni e le ipocrisie dell’inizio del XX secolo: gli orrori della trincea della Prima guerra mondiale, la ferocia dello sfruttamento coloniale, il degrado delle metropoli moderne e dei sobborghi operai, gli incubi tayloristici delle catene di montaggio, l’avvento di una piccola borghesia cinica e faccendiera. La storia si sviluppa intorno alla figura del dottor Bardamu, medico professionista, sorta di alter ego dell’autore che permette a Céline di riversare nel romanzo la sua carica sovversiva nei confronti dell’ordine sociale e dei canoni letterari dell’epoca.
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Rimproverato da gran parte della sinistra ufficiale per abdicazione e nichilismo e, da destra, per gli eccessi di colore e spirito eversivo, l’opera di Céline riscosse anche un apprezzamento altrettanto trasversale dai movimenti anarchici ed anticolonialisti, dagli ambienti cattolici più progressisti, fino alla destra individualista.
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