Contro il traffico illegale di cuccioli che riguarda migliaia di cani e gatti soprattutto dall’est europeo, e’ necessario il coinvolgimento delle istituzioni comunitarie e dell’Europol. E’ questo il pensiero espresso dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso della conferenza stampa di presentazione del manuale “Procedure per l’esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti”, realizzato dal ministero della Salute, Lav (Lega Anti Vivisezione) e Fnovi (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani), in collaborazione con la Polizia di Stato e con il patrocinio della Farnesina.
Il ministro, riferendosi al maltrattamento e al commercio illegale degli animali da affezione, ha parlato di “fenomeno grave”, sottolineando l’importanza della legge parlamentare 201 del 2010 che ha introdotto lo specifico reato di traffico di animali da compagnia. “L’Italia – ha spiegato Frattini – anche grazie all’impegno delle forze dell’ordine, e’ all’avanguardia nella repressione dei maltrattamenti agli animali e il suo modello puo’ essere esteso anche al resto dell’Europa”. “Solo nell’ultimo anno – ha ricordato il capo della diplomazia italiana – sono stati sequestrati mille cuccioli coinvolti nei traffici illegali e dobbiamo continuare a impegnarci in questa direzione”. Strutturato in maniera schematica, il manuale descrive le disposizioni relative alla movimentazione di cani e gatti all’interno dei Paesi dell’Ue verso l’Italia per quanto riguarda lo scambio commerciale legale, fornendo tutti i dettagli tecnici normativi cui questo deve rispondere. “Negli ultimi anni – spiega Ilaria Innocenti della Lav – la movimentazione illecita di cuccioli di cane e gatto e’ fortemente cresciuta, rendendo necessari interventi normativi specifici: il manuale costituisce lo strumento pratico affinche’ le norme trovino piena applicazione sul campo”. Il vicepresidente della Lav, Roberto Bennati, ha parlato di un giro d’affari da 300 milioni l’anno, ringraziando Frattini per l’impegno delle istituzioni e citando la loro “convinta determinazione nel contrastare questo squallido business illegale in cui esseri viventi indifesi sono ridotti a merce su cui lucrare senza scrupoli. Un traffico ancora piu’ spregevole se si pensa ai tanti cani nei canili, adottabili peraltro gratuitamente”.