Il Regolamento CE n. 998/2003 (e successiva modifica del 30 marzo 2004) dell’Unione europea stabilisce infatti che cani, gatti e furetti che viaggiano nei paesi dell’Unione europea devono avere un passaporto. Il documento identificativo, rilasciato dalle Asl, è obbligatorio dal 1° ottobre 2004.
Per verificare che il passaporto appartiene a quel determinato cane o gatto, le ASL, prima di rilasciarlo, dovranno verificare che sia presente il “microchip indicativo” che viene “iniettato” sotto la cute dell’animale dai veterinari autorizzati, in una parte del corpo che verrà poi specificata sul passaporto (esempio: spalla destra, sinistra collo etc.) insieme al numero del microchip.
Il passaporto è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari e deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell’animale, deve certificare le eventuali vaccinazioni effettuate all’animale e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica effettuata almeno ventuno giorni prima della partenza. Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia da effettuare nei tempi richiesti da ciascun Paese.
Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario certificherà, apponendo un timbro sul passaporto, che l’animale è in condizioni di salute idonee per il viaggio.
Enrico Tucci "ha definito Monasterio “un ospedale di nicchia con pochi dipendenti”, senza rendersi conto…
Le liste civiche della Valdelsa si sono riunite ieri a Colle di Val d'Elsa per…
Un cane è stato recuperato dai vigili del fuoco di Siena, che sono intervenuti poco…
Le autorizzazioni ai giornalisti per partecipare alle commissioni consiliari vanno nel limbo: la conferenza dei…
L'Abbazia di San Galgano e il magnifico territorio di Siena ruberanno le luci dei riflettori…
Un evento a tutti - genitori, nonni, educatori - per imparare a gestire ed affrontare…