La Camera approva l’emendamento in materia di vivisezione (cosiddetto ‘Anti Green Hill’). L’articolo 16 della legge comunitaria fisserà criteri e principi attuativi della direttiva europea sulla sperimentazione sugli animali e scopi scientifici. L’unico ad oggi esistente in Italia è Green Hill, la struttura di Montichiari (Bs), oggetto di svariate visite mediatiche (ad opera soprattutto di Striscia la notizia) e di proteste veementi e continuante in loco da parte di molti attivisti. Se il suddetto emendamento passerà anche in Senato, Green Hill potrebbe dover chiudere o, in alternativa, modificare la sua attività. Felici le associazioni animaliste che sostenevano l’emendamento come LAV, Enpa, Lega difesa del cane e Oipa, mentre si dichiara contraria all’emendamento l’AIDAA.
Il divieto di allevare sul territorio nazionale gatti, cani e primati destinati alla sperimentazione, al termine dell’iter legislativo dovrebbe portare alla chiusura dello stabilimento Green Hill di Montichiari, l’unico allevamento di beagle in Italia, da cui partono 2500 cagnolini all’anno destinati ai laboratori europei.
Si sta diffondendo gioia e soddisfazione, anche in mezzo a chi non è ‘addetto ai lavori’, cioè la gente fuori dalla politica e dalle associazioni, ma che comunque, da anni, chiede e spera che la sperimentazione sugli animali abbia fine. La rete – in testa i social-network – è ‘costellata’ di commenti positivi riguardo a questo passo in avanti verso il rispetto degli animali e della loro vita.