Genitori & Figli

“Pregate per Lavinia. Ho il dovere di credere che la speranza è l’ultima a morire”

Massimo Montebove è un amico e un collega, collaboratore storico de La Nazione Siena e da tre mesi vive un dolore infinito. Gli siamo molto vicini e per questo pubblichiamo la lettera che Massimo ha inviato a La Nazione. Sua figlia, Lavinia, è stata vittima tre mesi fa di un grave incidente stradale avvenuto all’interno di un asilo. La piccola era sfuggita alle attenzioni della maestra.

Da 3 mesi, da quel maledetto 7 agosto, mia figlia è in stato vegetativo. Vive e sopravvive grazie a medici, paramedici, riabilitatori, infermieri e oss straordinari. Sto parlando dello staff dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Vive e sopravvive a dispetto di una maestra alle cui cure era stata affidata e di una ragazza che l’ha investita con la sua auto nel parcheggio di un asilo, in un luogo dove i bambini dovrebbero stare al sicuro. Vive e sopravvive strappata a una vita normale, perché Lavinia era una bambina di 16 mesi sana e con una straordinaria energia, con la sola prospettiva, ad oggi, di un futuro da bella addormentata e di un mare di problemi di salute. Purtroppo non  basta e non basterà un principe innamorato per risvegliarla perché i danni al cervello, considerando che la testa è stata schiacciata quasi totalmente dalle gomme della vettura, sono considerati dai medici gravissimi, estesi e irrecuperabili. Vivo e sopravvivo anche io, assieme alla sua mamma e al suo fratellino di 3 anni e mezzo che chiede spesso della sorella addormentata e al quale non sappiamo dare grandi risposte. La morte è un incubo, il coma e la sua “naturale” evoluzione, lo stato vegetativo, sono un inferno in terra. Un pena senza fine, un ergastolo della vita che ogni giorno ti richiama al dolore e alla sofferenza, uno stravolgimento per una famiglia che, come tante, aveva il solo obiettivo di andare avanti e far crescere i propri figli. Sono passati 3 mesi, ma sembra trascorsa una vita. Quella vita che Lavinia – fra qualche giorno compirà 20 mesi – è destinata a trascorrere in un letto, attaccata alle macchine. Ringrazio i giornalisti de La Nazione di Siena per la loro vicinanza. Ringrazio gli amici e i parenti che stanno dando a me e alla mia compagna tanta forza. Ci tenevo a pubblicare queste poche righe anche per rispondere alle tante persone che chiedono notizie. A tutti posso solo chiedere una preghiera, se si è credenti. O un pensiero positivo. La realtà è durissima, il futuro pare segnato, ma la speranza è l’ultima a morire. Oggi più che mai ho il dovere di crederci.
Massimo Montebove
Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

Share
Published by
Katiuscia Vaselli

Recent Posts

Eclisse parziale di Sole, osservazione pubblica a Siena

Sabato 29 marzo avrà luogo un'eclisse parziale di Sole, visibile con modalità diverse da tutta…

5 ore ago

Metalmeccanici, a Siena e provincia l’adesione allo sciopero vola al 97%

A Siena e provincia tocca il 97%, su una platea di settemila persone, l'adesione al…

8 ore ago

Corse a Pian delle Fornaci, domani la seconda giornata: ecco i partenti

Incominceranno domani alle 10 le corse al Galoppatoio di Pian delle Fornaci, saranno otto le…

8 ore ago

Montepulciano, dieci candeline per il Festival di Pasqua con diciotto appuntamenti

Con 18 appuntamenti fra il 13 aprile e il 17 maggio, torna il Festival di…

9 ore ago

Tre tabernacoli restaurati ed uno tutto nuovo nella Contrada del Bruco

Tre tabernacoli restaurati ed uno completamente nuovo: è questo il risultato che ha ottenuto la…

9 ore ago

Il San Luca di Pietro Lorenzetti torna a Pienza: domani la presentazione dell’opera a Monticchiello

Torna a Pienza il "San Luca" di Pietro Lorenzetti, una preziosa acquisizione per il patrimonio…

9 ore ago