Secondo figlio: come preparare tuo figlio ad accogliere un fratellino

Quando arriva una nuova gravidanza mamma e papà sono logicamente al settimo cielo, iniziano a progettare tutto quello che c’è da fare per accogliere il nuovo bimbo di casa, eppure tendono a dimenticare un elemento altrettanto importante: il primo figlio. Quando arriva un fratellino o una sorellina il primogenito il più delle volte diventa geloso e aggressivo, perché dovrà dividere con il nuovo arrivato le attenzioni e le coccole che i genitori fino a quel momento dedicavano solo a lui. Un primogenito geloso può diventare una bella gatta da pelare, perché potrebbe far del male al fratellino o addirittura distruggere qualche regalo nascita per il nuovo arrivato. In queste righe proveremo a fornirvi dei giusti consigli sul come preparare il primogenito all’arrivo di un fratellino o una sorellina.

Preparare il terreno

Non bisogna parlare del fratellino in arrivo solo a nascita avvenuta, ma occorre preparare il primogenito durante tutto il percorso della gravidanza. È importante il dialogo, sentire anche quello che prova il bambino e fagli sentire che il suo ruolo di fratello maggiore sarà fondamentale.

Shopping per il fratellino

Per abituare il primogenito all’idea del nuovo arrivato, bisogna coinvolgere il primogenito nei processi decisionali, piccoli o grandi che siano: si può chiedere quale nome gli piacerebbe per il fratellino o la sorellina, quali elementi di arredo per la cameretta sono più carini o chiedergli un parere sui body ricevuti come regalo nascita per il nuovo arrivato.

Un aiuto dai libri

Ci sono tantissimi libri che trattano il tema dell’arrivo di un fratellino o di una sorellina in un contesto fiabesco. Leggere questi libri al primogenito può essere un modo divertente per farlo abituare all’idea di un nuovo bebè in famiglia.

Tempo per il primo figlio

Al di là di tutte le accortezze per abituare il primogenito all’arrivo di un fratellino, il principale errore da non commettere è quello di trascurarlo a causa del nuovo arrivato. Ecco perché per i genitori è importante ritagliarsi un lasso di tempo della giornata da dedicare al figlio più grande. Vanno bene un po’ tutte le attività, l’importante è dimostrare che quel tempo è solo per il primogenito: quando lo si accompagna a scuola, la lettura della fiaba prima di dormire, o anche semplicemente una passeggiata al parco. È importante creare un rito giornaliero dedicato solo al primogenito, che in questo modo non si farà prendere dalla gelosia.

Accudire il fratellino

Altro aspetto da curare è quello del “rapporto” fra fratelli, evitando qualsiasi tipo di barriera per paura che il più grande possa far del male al più piccolo. Come fare? Basta coinvolgere il primogenito nei momenti in cui si accudisce il bebè: prendere i pannolini dal cassetto, assaggiare la pappa per capire se è buona, scegliere i vestitini da far mettere al fratellino e molto altro. In questo modo si sentirà un elemento indispensabile per la crescita del più piccolo.

Mai dire “ormai sei grande”

Coinvolgere il primogenito ovviamente non significa responsabilizzarlo eccessivamente. Alcuni genitori, in maniera inconscia, pretendono comportamenti maturi dal primogenito, che in realtà è pur sempre un bimbo di pochi anni che si ritrova da un momento all’altro a non essere più il centro del mondo di mamma e papà. È quindi importante non fargli pesare la cosa, e frasi del tipo “ormai sei grande” per provare a responsabilizzarlo sono assolutamente da evitare.

I giocattoli non aiutano

Alcuni genitori provano la via semplice per abituare il primogenito all’arrivo di un fratellino o di una sorellina: regalargli tanti giocattoli. Se in apparenza il primo figlio sarà evidentemente contento dei doni ricevuti, questo tuttavia non eviterà suoi possibili comportamenti dettati dalla gelosia. Le attenzioni “in esclusiva” di mamma e papà sono una perdita che non può essere ripagata da nessun giocattolo, quindi occorre una maggiore presenza dei genitori piuttosto che una valanga di regali.

Cambia tutto

Altro errore da non fare è dire al primo figlio, al fine di non farlo diventare geloso, che nulla è cambiato. La realtà è che cambia tutto, lo sanno benissimo i genitori, e lo capisce in poco tempo anche il primogenito. Meglio quindi essere sempre chiari, parlando ovviamente della cosa con toni dolci e provando a evidenziare gli aspetti positivi della “novità”.

Non sono capricci

Il fatto che il primogenito si ingelosisca del fratellino e che attui comportamenti aggressivi non significa che di punto in bianco è diventato un bambino capriccioso. La “regressione” del primogenito, che attua comportamenti da neonato (piange per un nonnulla, bagna il letto, non vuol dormire da solo) è la reazione alla perdita di attenzioni. Queste situazioni vanno gestite con tantissima pazienza da parte dei genitori, che dovranno assolutamente evitare punizioni o comportamenti eccessivamente severi.