“Toscana Ovunque Bella” è il nome del sito che la Regione ha dedicato ai comuni del territorio. Ce ne parla Roberto Guiggiani e ci spiega come mai la Toscana è veramente ovunque bella.
E’ visibile da pochi giorni il nuovo sito che la Regione ha voluto dedicare a tutti i comuni della Toscana: una raccolta di storie e racconti per far sapere che la nostra terra è tutta bella, tanto è vero che il titolo è appunto Toscana Ovunque Bella.
Anche se al momento le storie sono poco più di cinquanta sui 279 comuni toscani, bisogna dire che non tradisce le aspettative: il sito è bello graficamente e dimostra che sì, è proprio vero che la Toscana è ovunque bella, e per motivi così diversi fra di loro, che non si finisce mai di scoprirli, di sorprendersi e di rimanere affascinati ed incantati.
A mio parere – l’avevo scritto al momento in cui fu annunciato, lo confermo adesso che è stata messa in piedi – l’operazione non sarà molto utile dal punto di vista della promozione turistica. Ma ha sicuramente un merito : quello di accendere la curiosità e magari spingere per primi noi toscani a dedicare una domenica o un fine settimana a località fino ad ora ignorate, se non proprio sconosciute.
Ad esempio, andare fino a Careggine, “deliziosa bomboniera lastricata in pietre di duro macigno” come viene definita, e godersi insieme al fresco dell’alta quota, uno dei panorami più belli sulla Garfagnana, con affaccio sul lago di Vagli.
Oppure cedere al fascino esoterico del Tempio di Minerva Medica a Palaia, in provincia di Pisa, considerato un “pantheon” nel bosco. Uno dei primi luoghi massonici d’Italia, con simboli, immagini, decorazioni che sono praticamente impossibili da decifrare tutti. Ogni mese, nelle notti di luna piena, il gruppo culturale “Ippolito Rosellini” organizza visite guidate al Tempio e vi posso dire – per mia esperienza diretta – che è appuntamento fascinosissimo.
Così come devo confessare che sono passato mille volte da San Casciano in Val di Pesa ma non mi sono mai preso il piacere di fermarmi a visitare la Casa di Niccolò Machiavelli, le Ville e le case coloniche o salire sulla torre dell’acquedotto, oggi trasformata in punto di osservazione, vero e proprio “tetto del Chianti”.
E infine Pieve Santo Stefano, vicino ad Arezzo: dal 1984 la città dei diari, delle memorie, dei ricordi. Tema a cui oggi è dedicato un Archivio che conserva ormai quasi settemila storie di gente comune – ma poi non tanto – sotto forma di diari, memorie ed epistolari.
E sono soltanto quattro delle oltre cinquanta suggestioni che trovate su Toscana Ovunque Bella.
Roberto Guiggiani