La Fondazione Stefano Bellaveglia premiata in occasione del decennale di Cure2Children per il fondamentale contrubito al progetto intitolato a Simone Montomoli.
Cure e prevenzione alla talassemia per oltre 60mila bambini del Pakistan. E’ stato possibile grazie al progetto intitolato al piccolo Simone Montomoli, al quale la Fondazione Stefano Bellaveglia ha dato un fondamentale contributo, gesto che è stato premiato in occasione del decennale della Cure2Children.
Il premio viene conferito per il fondamentale sostegno fornito nel momento più cruciale del programma, ovvero il passaggio al trapianto di midollo. Il progetto è divenuto il cosiddetto “progetto pilota” perché ha aperto la strada per altri centri di trapianto nelle aree più povere del pianeta.
La terapia di supporto, che non cura ma permette ai bambini di rimanere in vita, è un enorme onere economico per le famiglie colpite perché ha un costo superiore al reddito medio. Di conseguenza, la maggior parte dei bambini non raggiungono l’età adulta pur essendo curabili.
In questo contesto è quindi particolarmente importante accedere ad una cura precoce e definitiva, l’unico trattamento in grado di fare questo è il trapianto di midollo osseo (TMO), il cui costo è equivalente a pochi anni di terapia di supporto, dopo di che il bambino inizia una vita normale.
I bambini ringraziano la Fondazione Stefano Bellaveglia per aver creduto che “Insieme si possono fare grandi cose“. La Fondazione Stefano Bellaveglia è onorata di questo premio e ringrazia fortemente la Cure2Children, la presidente Cristina Cianchi, l’insostituibile coordinatore scientifico Lawrence Faulkner e il consigliere ed amico Roberto Valerio.
Ma il grazie più grande va a tutti i bambini perché stare lì con loro e poterli abbracciare è stata una grandissima emozione. In questo momento di grande commozione la Fondazione Bellaveglia desidera ricordare un amico che non è più con noi ma che resterà sempre nei nostri cuori: grazie Dario Gaeta per averci fatto scoprire il mondo della Cure2Children.
Stefano Bellaveglia, già direttore di Cna Siena, è scomparso prematuramente nel 2006 a causa di una violenta forma di malaria contratta durante uno dei suoi viaggi in Africa per la onlus “Il Fuoco del Futuro“.