Il Bello & Il Buono

Le tipologie più diffuse di olio aromatizzato

L’olio d’oliva è uno dei condimenti più versatili e amati in cucina e, soprattutto quello italiano extra vergine, è in grado di dare un tocco unico in ogni pietanza. Ma per offrire un sapore ancor più distintivo alle ricette, spesso e volentieri si utilizza una variante di questo oro verde, cioè l’olio aromatizzato.

Quest’ultimo è semplicemente un olio EVO a cui sono stati aggiunti ingredienti aromatici per conferirgli una marcia in più e un gusto e un profumo originale. I più comuni per aromatizzare l’olio includono aglio, peperoncino, erbe aromatiche come il rosmarino e il basilico, agrumi come il limone e l’arancia, e spezie come il pepe nero e i semi di finocchio. L’infusione degli ingredienti avviene generalmente lasciando riposare l’olio con gli aromi per un certo periodo di tempo, in modo che i sapori si mescolino e si diffondano pienamente e, ovviamente, in una ambiente buio, per non fargli perdere le sue qualità organolettiche.

Come aromatizzare l’olio

Come accennato in precedenza, esistono diverse varianti dell’olio aromatizzato, che vengono realizzate a seconda del gusto e del sapore che si vuole ottenere. In particolare gli ingredienti più utilizzati sono:

Aglio: questa radice bulbosa ampiamente utilizzata nelle cucine di tutto il mondo dona all’olio un sapore molto intenso e caratteristico, rendendolo perfetto per insaporire piatti come pasta all’aglio e olio, verdure grigliate, marinature per carne o la classica e intramontabile bruschetta.

Peperoncino: come intuibile, con questo ingrediente si aggiunge un tocco di piccantezza al prodotto, per condire pietanze con il suo sapore vivace, in particolare sulla pizza, sui piatti di pesce e ricette orientali. Il grado di piccantezza dipende ovviamente dalla varietà di peperoncino scelta.

Erbe: l’olio viene infuso con erbe aromatiche come rosmarino, basilico o prezzemolo. Il risultato è un prodotto che offre un aroma fresco e un sapore erbaceo che si abbina bene a insalate, verdure, carni e pesce, perfetto anche per le marinature.

Agrumi: si possono usare frutti come limone, arancia o pompelmo, per un sapore fruttato e, per l’appunto agrumato, molto consigliato per insaporire insalate, pesce, pollo grigliato ma anche dolci e dessert.

Spezie: per aromatizzare l’olio si può provare un’infusione realizzata con una combinazione di spezie come pepe nero, peperoncino in polvere, semi di finocchio o zenzero, apportando calore e complessità alle ricette, in particolare per carni, zuppe, salse e piatti etnici.

Erbe provenzali: come suggerisce il nome l’infusione comprende timo, rosmarino, salvia, origano e altre erbe aromatiche e viene impiegato in molte creazioni della cucina mediterranea, come verdure alla griglia, pesce, pollo e zuppe.

Oltre agli ingredienti citati, le possibilità per aromatizzare l’olio d’oliva sono praticamente infinite e chiunque può usare tutta la propria creatività e originalità per realizzare il prodotto che meglio incontra i propri gusti ed esigenze di cucina.

Come utilizzare l’olio aromatizzato

Come scritto in precedenza, le applicazioni in cucina dell’olio aromatizzato sono innumerevoli e dipendono molto dal tipo di sapore e dall’intensità che si vogliono dare alle pietanze.

I piatti in cui troviamo maggiormente questo prodotto sono:

  • Insalate: ad esempio con quello aromatizzato al limone per una nota fresca in aggiunta alla rucola e al parmigiano.
  • Marinature per carne e pesce: utile non solo per donare un sapore particolare ai secondi piatti ma anche per ammorbidire i tagli scelti, Ad esempio l’olio all’aglio è perfetto per il pollo o un filetto di pesce.
  • Pasta: utilizzando quello al peperoncino, ma anche le altre varianti vanno benissimo, si rende anche una ricetta semplicissima, come la pasta in bianco, un piatto particolare e gustoso.
  • Piatti già pronti: l’olio aromatizzato può anche servire per il tocco finale su pietanze già preparate, come zuppe, risotti o verdure grigliate. Basta qualche goccia per esaltare i sapori e rendere i piatti più buoni e dal carattere distintivo.
Francesco Laezza

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Francesco Laezza
Tags: olio

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