Nasce il Distretto biologico delle Valli Senesi e, con il Distretto rurale e biologico del Valdarno di Sopra, sono i neonati che vanno ad arricchire il patrimonio toscano dei distretti, realtà dedicate alla coltivazione, all’allevamento, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con metodo biologico.
Con questi salgono così a 9 i distretti riconosciuti con legge regionale (la 51 del 2019), tra le prime in Italia a istituirli: “Si estende e si arricchisce dunque questo patrimonio, che rappresenta un modello innovativo di sviluppo rurale sostenibile che, partendo dal basso, vede nei produttori i soggetti protagonisti di una progettualità territoriale basata sulla creazione di reti di aziende biologiche. Sono dunque una vera opportunità di sviluppo socio-economico e di marketing territoriale e quindi di valorizzazione e di promozione delle filiere biologiche locali a vantaggio della competitività e della redditività delle imprese di settore e dell’economia della Toscana” ha commentato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.
Il Distretto biologico delle Valli Senesi, riconosciuto il 23 luglio 2024, nasce dietro impulso delle aziende biologiche locali che hanno voluto sancire con le amministrazioni comunali un patto per valorizzare sia le produzioni biologiche sia un territorio altamente vocato alla sostenibilità.
“Abbiamo compiuto un passo di grande importanza”, dice Pierangelo Beata di Radicondoli, presidente del distretto biologico delle Valli Senesi. “Dobbiamo rivendicarlo come produttori biologici ora e nello sviluppo innovativo del nostro distretto. Il distretto ha una enorme potenzialità, rispettando le vocazioni delle Bio- valli senesi possiamo valorizzare tante filiere biologiche di qualità. La collaborazione con le amministrazioni comunali sarà fondamentale per sviluppare progetti di territorio rivolti alla comunità locale, turisti e appassionati delle nostre bellissime Bio-Valli”.
Il territorio del distretto insiste sui comuni di Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Radicondoli e Sovicille con quasi il 55% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica con 260 aziende afferenti a tale conduzione.
Un territorio vocato alle produzioni biologiche, con alti valori naturalistici, dotato di importanti Riserve Naturali e Siti Natura 2000. Anche per questo i suoi amministratori e produttori biologici, che hanno già avviato una proficua collaborazione, vedono nel distretto un potente strumento di promozione territoriale e di connessione con la comunità locale.
La superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica si aggira sul 45%, con 370 aziende afferenti a tale conduzione. Il distretto nasce a seguito del lavoro sviluppato dal distretto rurale che ha voluto proporre al territorio dietro un impulso delle aziende locali un patto per valorizzare sia le produzioni biologiche che un territorio altamente vocato alla sostenibilità. Il neonato distretto si avvale sia delle peculiarità del distretto biologico sia di quelle del distretto rurale ottenendo così una formula gestionale più ampia. Per questo, come da decreto, il distretto valdarnese si chiama Distretto rurale e biologico del Valdarno di Sopra.