Autenticità del paesaggio e tutela della biodiversità: se il Ministero delle politiche agricole e forestali tende a tutelare con sempre maggiore attenzione queste caratteristiche, in Toscana, nella provincia di Siena in particolare, esiste di sicuro il terreno più fertile sul quale lavorare in tal senso e allora ecco che Trequanda riceve il riconoscimento di “Paesaggio rurale storico”.
Il territorio di Trequanda ha ottenuto dunque un prestigioso riconoscimento e l’attribuzione è avvenuta da parte dell’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali che si è riunito a Roma il 10 gennaio al Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali), per giudicare il dossier presentato dal Comune dal titolo “Il paesaggio policolturale di Trequanda”. Si tratta del primo ente locale in Toscana, e tra i primissimi in Italia, a vedere riconosciuta l’autenticità del proprio paesaggio e la tutela della biodiversità: un valore sempre più raro che il Ministero ha sentito il bisogno di “certificare” e tutelare. L’obiettivo da parte di Trequanda è stato raggiunto in collaborazione con l’Associazione nazionale città dell’Olio e con un gruppo di esperti, che hanno lavorato al dossier. Al termine dell’iter della candidatura, nei giorni scorsi, Tiziano Tempesta dell’Università di Padova e Costanzo Massari del Mipaaf avevano verificato sul posto, insieme al sindaco Roberto Machetti, la corrispondenza dei dati e delle mappe con la realtà. La grande armonia del paesaggio ha sorpreso i “commissari” ministeriali inviati a Trequanda, come la commissione presente a Roma. Lo stesso sindaco e la studiosa di questi temi, Martina Venturi, hanno ricevuto apprezzamenti nel corso dell’esposizione del dossier proprio per le caratteristiche del territorio. Emilio Gatto, dirigente del Mipaaf, ha dato l’annuncio del riconoscimento dopo il giudizio a porte chiuse da parte componenti dell’Osservatorio nazionale: un momento emozionante, sancito da strette di mano e da un applauso.
“Abbiamo ottenuto una forma di risarcimento – afferma il primo cittadino di Trequanda – per le tante qualità del nostro territorio, che merita la stessa notorietà di alcune località limitrofe. Essere riconosciuti per l’unicità del nostro paesaggio consentirà, speriamo, di diventare il punto fermo di una strategia che punta al recupero della nostra identità, legata alle tradizioni, ai prodotti locali e alla percezione del valore culturale, produttivo storico e paesaggistico. Un’operazione quindi non solo di tutela, ma di costruzione di una sorta di brand territoriale, in dialogo con la Val di Chiana, la Provincia di Siena, la Toscana. Il sindaco Roberto Machetti ha ringraziato “l’Associazione nazionale città dell’olio, i tecnici che hanno lavorato al progetto e gli imprenditori che contribuiscono a modellare un paesaggio così vario e armonioso”.