Trovo sul sito internet dell’Agenzia Ansa una breve notizia che annuncia una felice coincidenza celeste su Firenze per questo fine settimana. E non sto parlando di astrologia.
Sabato 30 novembre 2019 (domani) Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli saranno ad ingresso gratuito, in occasione della Festa della Toscana, la ricorrenza che celebra l’abolizione della pena di morte da parte del Granducato avvenuta il 30 novembre 1786. Fu il primo stato ad eliminare la condanna capitale dal proprio ordinamento.
Il giorno successivo – 1° dicembre 2019 – è la prima domenica del mese e dunque il Ministero dei Beni Artistici e Culturali apre gratuitamente i musei nazionali, fra i quali spiccano la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia (quella del David di Michelangelo, per capirsi), ma senza dimenticare i Musei del Bargello, il Museo archeologico nazionale di Firenze, la Villa Medicea della Petraia e il Parco di Villa Il Ventaglio.
Non ho mai fatto mistero delle mie perplessità su queste aperture gratuite di musei e luoghi della cultura, ma certamente questo fine settimana rappresenta un’occasione davvero speciale e da non perdere, anche per
celebrare nel modo migliore la Festa della Toscana. Che ha, peraltro, un calendario fitto di appuntamenti sull’intero territorio ( www.consiglio.regione.toscana.it/festa-toscana-programma), con iniziative che partono dl 30 novembre e proseguono poi fino a marzo 2020, forse non del tutto casualmente a ridosso delle elezioni regionali…
Ma volendo restare su Firenze, segnalo volentieri anche le iniziative del Museo Galileo, che prevede – con biglietto di ingresso – un’accoglienza da parte di operatori museali in costume d’epoca, l’omaggio a tutti i bambini
di una copia del libretto “Pietro Leopoldo di Lorena” e anche visite guidate effettuate da un attore che veste i panni del Granduca (www.museogalileo.it/it/eventi-e-news).
Così come a pagamento, ma da non perdere è il Museo della Fondazione Zeffirelli in Piazza San Firenze (www.fondazionefrancozeffirelli.com), un percorso espositivo di 250 opere che illustra i grandiosi allestimenti teatrali e le più famose produzioni cinematografiche del grande regista fiorentino.
Roberto Guiggiani