Quest’autunno-inverno 2019 è la città di Pisa ad offrire la possibilità della “vacanza perfetta”, quella che si sente auspicare sempre in convegni, articoli ed interviste.
Quando si chiede – più spesso: si sogna – un turista di alto livello culturale e quindi, presumibilmente responsabile e di buona capacità di spesa; quando si auspica che prenoti almeno tre pernottamenti, e contribuisca così ad alzare i ricavi delle strutture ricettive; quando si vuole che abbia, di conseguenza, il tempo anche per frequentare i ristoranti, fare acquisti, insomma creare buona economia sul territorio.
Sì Pisa: che con la recente apertura di 2 nuovi, bellissimi musei, ha arricchito la propria offerta culturale permanente, la quale si va felicemente ad incrociare – fino al 9 febbraio – con la ormai tradizionale mostra invernale di Palazzo Blu, quest’anno dedicata al Futurismo (tutti i dettagli su: www.futurismopisa.it ).
Ne viene fuori la possibilità di un lungo weekend pisano da 4 giorni / 3 notti, che potrei definire “di museo in museo” e che può fortunatamente ripetersi ogni anno, come preziosissima opportunità di bassa stagione. Con un filo di nostalgia da vecchio agente di viaggio, posso addirittura mettere giù un programma giorno per giorno, come si faceva nei pacchetti vacanza di tanti anni fa.
Partendo dal giovedì, con la visita alle meraviglie del Museo nazionale di San Matteo, che ha purtroppo orari ridotti di ingresso (vedi: polomusealetoscana.beniculturali.it ), ma è comunque aperto e visitabile dal martedì alla domenica e la cui Sala delle Croci resta sempre una delle più emozionanti che abbia mai visto.
Il venerdì, invece, ci si può spostare in Piazza dei Miracoli per un doppio appuntamento: il nuovissimo, imperdibile Museo dell’Opera del Duomo, con la sua collezione di sculture, e il Camposanto monumentale, un
ambiente magico, dove si possono ammirare gli affreschi ricollocati sulle pareti dopo oltre 70 anni dal bombardamento aereo che provocò un grave incendio ( www.opapisa.it ).
Sabato visitare la mostra sul Futurismo a Palazzo Blu (oltre 100 opere di Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, oltre ai progetti delle città utopiche di Antonio Sant’Elia), ed infine onorare la giornata di festa – la domenica – con il Museo delle Navi Antiche di Pisa (https://www.navidipisa.it/) dove un allestimento spettacolare racconta la storia delle antiche navi trovate 20 anni fa in eccezionale stato di conservazione, con i loro carichi di prodotti commerciali e le testimonianze della vita a bordo.
Roberto Guiggiani