Non voglio certo venire meno alla tradizione, che è anche buona educazione, di fare ai lettori di Sienanews i migliori auguri di Buon Anno e di serenità per tutto il 2017. Anzi, voglio andare oltre: accompagnare gli auguri, con qualche consiglio perché il nuovo anno sia – per tutti voi – veramente pieno di cose belle da fare e da vedere in Toscana.
Partendo da Siena – omaggio alla mia città – non posso che suggerire di andare a vedere quanto prima “La bellezza ferita. Norcia Earth Heart Art Quake”, la mostra che raccoglie le opere d’arte provenienti dalle chiese di Norcia duramente colpite dal terremoto e che saranno custodite ed esposte al Santa Maria della Scala ed alla cosiddetta Cripta del Duomo fino alla fine del mese di ottobre.
La mostra “La fine del mondo” ha riaperto in ottobre, dopo alcuni anni di chiusura, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, una “astronave” che accoglie le opere di oltre 50 artisti fino al 19 marzo, e dunque assolutamente da visitare prima di quella data.
L’arrivo della primavera è anche il momento delle rigenerazione fisica e la Toscana è una delle regioni con il più alto numero di località termali, ognuna delle quali merita una visita. Le ultime arrivate, ed anche questo le più intriganti, sono forse le Terme della Via Francigena a Gambassi Terme, poco lontano da San Gimignano.
Il mese di aprile è da anni quello del Festival del Camminare nelle isole dell’Arcipelago Toscano ed i sentieri dell’Isola del Giglio sono a mio parere la meta migliore per aprire la stagione balneare con qualche settimana di anticipo, quando la macchia mediterranea è nel pieno di colori e profumi.
La ottava edizione dei Dialoghi sull’uomo (26-28 maggio) può essere l’occasione giusta per visitare Pistoia nell’anno in cui sarà la Capitale italiana della cultura.
Giugno è invece il mese magico di Pisa ed affacciarsi sul fiume dal Ponte di Mezzo, nelle ore del lunghissimo tramonto del sole su Boccadarno e sul mare, è una esperienza che può commuovere fino alle lacrime per tanta bellezza ed armonia.
Un Ferragosto sempre particolare è quello di Volterra, con quella che è forse la rievocazione storica più vivace e riuscita del panorama toscano, ovvero AD 1398, mai banale e sempre capace di coinvolgere tutti coloro che salgono alla città dell’alabastro.
Dalla metà di settembre alla metà di ottobre, vi aspetta invece il bramito dei cervi in amore nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, in provincia di Arezzo, dove vivono oltre 2000 di questi magnifici animali.
Ed infine, per l’inverno, non si può che lasciarsi stregare dalle Crete senesi e dal Site Transitoire di Jean-Paul Philippe a Leonina, opera d’arte capace di dialogare con il territorio circostante in maniera che non si può che definire magica.
Roberto Guiggiani
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