È un classico della programmazione Mediaset con una formula, incentrata su inchieste condotte in maniera non proprio tradizionale, che ha attirato nel corso degli anni un largo pubblico di fedelissimi.
Un format che ha sancito un un successo pronto a rinnovarsi ad ogni stagione televisiva; come accadrà sicuramente anche quest’anno, appena iniziato. Cosa c’è da attendersi al proposito? Proviamo a fare un viaggio dentro alla programmazione de Le Iene che andranno in onda su Italia 1 (per la programmazione è possibile consultare il sito Programmitv.com).
Un po’ di storia
Le Iene ha fatto la sua prima comparsa sugli schermi televisivi nel 1997. Ideato da Davide Parenti, il programma è in sostanza l’edizione italiana di un format argentino di grande successo, Caiga quien caiga.
La formula è incentrata su reportage tesi a smascherare inganni grandi e piccoli che hanno come teatro il nostro Paese. Episodi che hanno sollevato di volta in volta notevole clamore, come accaduto per il caso di David Rossi, il responsabile Comunicazione di MPS morto a seguito di una caduta da una finestra giudicata in un primo momento fortuita.
O come quello relativo ai test antidroga condotti in Parlamento, con il servizio bloccato dal Garante per la Privacy prima della messa in onda. Un blocco rivelatosi poi alla stregua di un boomerang, spingendo l’opinione pubblica a domandarsi chi fossero i parlamentari che erano risultati positivi nel corso del test.
La formula non muta
Il ritorno del programma in questo autunno è stato preceduto da una serie di indiscrezioni su quanto potrebbe accadere nel corso di questa edizione. Che non prevede grandi novità , come del resto c’era da attendersi considerata la validità della formula.
Si parte dalla conduzione del programma, affidato nuovamente ad Alessia Marcuzzi, che ha già ricoperto il ruolo nelle edizioni del 2002, 2003, 2005, 2018 e successive. Anche per i co-conduttori non ci sono grandi novità : saranno Giulio Golia, Matteo Viviani, Filippo Roma, Nicola Savino e la Gialappa’s Band ad affiancare la conduttrice romana.
Il caso Biondo
Se non muta la formula, cambieranno naturalmente i casi su cui lo show andrà a puntare l’obiettivo. Una prima avvisaglia si è già avuta con la decisione di occuparsi del caso Mario Biondo. Si tratta del ragazzo siciliano trovato morto a Madrid nel 2013, apparentemente suicidatosi.
 Una spiegazione, quella ufficiale, cui la famiglia non ha mai creduto, trovando una sponda proprio nel programma di Mediaset, che ha indicato una serie di incongruenze abbastanza evidenti: a partire dalle modalità del suicidio, con alcuni particolari che erano stati inspiegabilmente ignorati dalle autorità nel corso delle indagini.
Le eccezioni sollevate dalle Iene hanno infine costretto alla riapertura delle indagini. Come era del resto accaduto per il caso di David Rossi. A conferma dell’utilità di uno show nato per divertire il pubblico televisivo, ma anche per farlo riflettere.