La grinta di José

Quando squilla il telefono la mattina presto – da certi numeri e quando si fa questo lavoro – non è un bel segno. Invece ieri quella telefonata mi ha regalato una grande gioia.

 

Ha deciso di venire alla luce senza aspettare che tutto fosse ‘apparecchiato’ a dovere. Regalando una meravigliosa giornata a medici e volontari chiamati ad intervenire con la macchina di emergenza Cemm, all’alba, in un’abitazione appena fuori dalle mura della città. A chiamare l’ambulanza era stata una giovane donna al termine della gravidanza, alla quale si erano già rotte le acque e che doveva arrivare in ospedale. Una situazione del tutto normale se non che, nonostante il momento, la signora ha sceso le scale ed ha camminato da sola in tutta tranquillità, i medici a tenerla sotto controllo ma perfettamente consapevoli che ci sarebbe stato il tempo – dato lo stato della donna – di arrivare in sala parto all’ospedale. Poco dopo le cinque del mattino, l’ambulanza è partita quindi per raggiungere il policlinico delle Scotte ma, arrivati all’ingresso, il mezzo si è dovuto fermare per permettere al dottor Antonio Varbaglione assistito dai volontari Maria Grazia Turano, Marco Lozzi e dall’autista Luca Redi, di far partorire la donna.  Il piccolo era impaziente di venire alla luce e non ne ha voluto sapere di aspettare: alle 5.52 del 2 ottobre José è nato in un’ambulanza all’ingresso dell’ospedale senese. Forte e in salute, grintoso fin dal primo pianto col quale si è presentato al mondo. Mamma e piccolo stanno bene e hanno regalato un’emozione grandissima a medici e volontari che hanno assistito, mentre nasceva il sole, al miracolo della vita. Al mezzo Cemm è stato messo anche il fiocco azzurro.

Katiuscia Vaselli