Gabriele Ruffoli dell’Associazione Meteorologica Senese propone alcuni record climatici curiosi. Alcuni riguardano l’Italia.
A breve ci saranno le olimpiadi in Brasile e verranno stabiliti o mantenuti molti record. Oggi vi vogliamo parlare di quelli climatici.
Giusto pochi giorni fa e per l’esattezza il 21 luglio 2016 a Mitribah in Kuwait la temperatura massima ha raggiunto i +54,0°, si tratta del valore più alto registrato nel mondo da quando vengono misurate le temperature, il precedente record mondiale apparteneva alla Death Valley in California (USA) con +53,9 raggiunti il 18 luglio 1960, il 17 luglio 1998, il 19 luglio 2005, e il 6 luglio 2006.
Per un singolare destino il nuovo record mondiale di caldo viene registrato proprio il 21 luglio, il giorno al quale appartiene anche il record mondiale del freddo di -89,2° che fu registrato il 21 luglio 1983 nella base antartica di Vostok, allora appartenente all’Unione Sovietica (URSS), mentre oggi questa base appartiene alla Federazione Russa.
Il luogo più piovoso della Terra si trova in Colombia, esattamente a Lloro. Ogni anno cadono in media 13300 millimetri di pioggia. Mentre il luogo più arido del mondo è Arica, si trova in Cile e da 50 anni a questa parte vi cadono in media 7 mm di pioggia ogni anno. Le precipitazioni più intense registrate nell’arco di un anno sono avvenute a Cherrapunji in India tra il primo agosto 1860 e il 31 luglio 1861 si registro l’incredibile dato di 26500 mm.
Passando alla neve c’è un dato che ci riguarda, infatti la più intensa nevicata caduta in 24 ore spetta a Rocca Caramanico in Abruzzo. Nel dicembre del 1961 caddero 340 cm di neve. Il centro abitato appena citato si trova ad un altitudine di 1050 mt s.l.m. e riceve spesso forti precipitazioni da stau con venti settentrionali e orientali. Il record per la massima caduta di neve in una stagione intera spetta invece al monte Rainier negli USA, tra il 1971 e il 1972 caddero 28.5 metri di neve.
Ancora altri due record spettano all’Italia. Il primo riguarda il ghiacciaio più meridionale d’Europa si trova in Abruzzo, in provincia di Teramo ed è il ghiacciaio del Calderone. Definito fossile perché la parte del ghiacciaio vivo è quasi totalmente ricoperto da ghiaia, comunque ospita nevi perenni. Si estende tra circa 2650 mt e 2850 mt di quota sotto la vetta del Corno Grande nel gruppo montuoso del Gran Sasso d’Italia. Il secondo per il nevaio perenne più meridionale d’Europa sotto i 1500 mt. Infatti sempre in Abruzzo e ancora in provincia di Teramo si trova il Fondo della Salsa che si estende tra i 1100 e i 1200 di quota. Riceve neve in grosse quantità per accumuli valanghivi provenienti dal monte Camicia, riceve pochissime ore di sole e unicamente in piena estate, restando maggiormente in ombra per la maggior parte dell’anno.
Per finire parliamo del vento, escludendo cicloni, tornado e uragani la raffica più forte mai registrata spetta al Monte Washington negli Stati Uniti, il 12 aprile 1934 furono misurate raffiche a 372 km/h.
Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese