Il terremoto nel Mugello, oggi come cento anni fa

1919/2019: cento anni sono trascorsi dal tremendo terremoto che colpí il Mugello e che pochi mesi dopo scosse il monte Amiata. La città di Siena, in mezzo, fece i conti con la grande paura. Proprio quest’anno nel mese di giugno sono stati ricordati i cento anni dal tragico terremoto del 1919 nel Mugello. La scossa del nono grado della scala Mercalli (6.4 Richter) provocò un centinaio di morti, circa 400 feriti e migliaia di senzatetto.
L’epicentro in quel caso fu il paese di Vicchio a pochi chilometri da Scarperia (epicentro di questa notte). Era il primo pomeriggio, intorno alle ore 15, quando un potente terremoto portò distruzione e terrore sull’Appennino. Quasi la metà delle abitazioni di Vicchio fu distrutta e le altre lesionate. Non si salvò dai danni neppure la casa natale di Giotto.


Il terremoto provocò ingenti danni anche in tutti gli altri paesi del Mugello, non si salvarono neppure Firenze, Prato e Campi Bisenzio, dove caddero muri e comignoli. Il sisma fu avvertito molto bene in tutta la provincia di Siena, il boato fu tremendo e in città risuonò tra le vie centrali come se vi fosse caduto un tuono. Le persone impauriti scesero in strada fino a tarda sera. Le case oscillarono ma non si riportarono danni gravi a nessuna struttura. Purtroppo gli abitanti della provincia di Siena non potevano sapere che da lì a poco avrebbero avuto un altro sisma, infatti il 19 settembre 1919 un forte terremoto colpì la zona sud del Senese. Una scossa di magnitudo 5.4 che risulta essere tra le più potenti di sempre registrate nella nostra provincia.


Il Comune più interessato fu quello di Piancastagnaio dove ci furono molti danni, ma tutta l’Amiata e la val d’Orcia contò i danni e Siena ancora una volta dovette far conto con la grande paura del terremoto.

Gabriele Ruffoli