“Soffia forte e impetuoso il vento, rami e foglie spazza in un sol momento. Attento signore, il tuo cappello e’ volato e fin sulla cima il vento l’ha portato… Ma molte volte il vento soffia debole e lento e un piccolo fruscio si ode tra le foglie a stento”. La filastrocca fa capire che il vento può presentarsi con intensità diverse che possono cambiare anche nella stessa giornata.
Può essere debole, forte e moderato, esiste per la “forza” o intensità del vento, una classificazione chiamata scala dei venti di Beaufort che spiega bene l’intensità del vento osservando il movimento dei rami sulle cime degli alberi, il fumo dei camini e lo spostamento delle foglie per terra.
I venti che si creano sulla Terra sono legati a due elementi: le massa d’aria e la pressione atmosferica. Immaginate una colonna d’aria alta dal suolo alla fine dell’atmosfera. La «forza peso» che questa colonna genera su un metro quadro di terreno è chiamata, appunto, pressione atmosferica e si misura in millibar (mb) o in ettopascal (hPa). Questa pressione la possiamo misurare facilmente, perché è la stessa che viene creata da una colonna di mercurio alta 76 cm.
Nell’atmosfera si formano zone di bassa pressione (se la pressione è minore rispetto a quella delle aree vicine) e di alta pressione (se è maggiore). Quando le masse d’aria si spostano da una zona di alta pressione a una zona di bassa pressione, ecco che si formano i venti. Ma come fanno a spostarsi le masse d’aria? Lo dobbiamo prima di tutto alla temperatura dell’aria: l’aria più calda tende a salire al di sopra di quella fredda. Se non ci fossero altre forze in gioco, le masse d’aria tenderebbero soltanto a salire e a scendere. La rotazione terrestre, però, crea una forza (la forza di Coriolis) che porta queste masse d’aria a deviare.
QUALI SONO I VENTI?
La rosa dei venti ci dice che ci sono diversi tipi di vento, freddo, caldo, umido e secco, ognuno di questi proviene da punti geografici diversi.
TRAMONTANA ( da Nord ): E’ un vento molto freddo che di solito porta tempo asciutto, cielo sereno e visibilità buona. Proviene da regioni del nord/europa quindi più fredde delle nostre e non attraversano mari rimanendo così con umidità molto bassa che favorisce appunto la visibilità.
IL GRECALE ( da Nord Est ): E’ un vento freddo e intenso si manifesta soprattutto nella stagione fredda. Spesso questo vento viene associato ai venti di bora.
LEVANTE ( da Est ): E’ un vento che, come dice il nome, spira da Est ed è tipicamente estivo. Lungo le regioni tirreniche, si manifesta durante le prime ore del mattino La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull’Adriatico centro-meridionale. A volte il levante può preannunciare l’arrivo del brutto tempo
LO SCIROCCO ( da Sud Est ): E’ un vento che proviene dal continente africano perciò è molto caldo e secco. Durante il suo percorso verso l’Italia sul mare però, tende molto facilmente ad acquistare umidità ed è per questo che da noi giunge caldo e umido. E’ un vento molto temuto nella stagione estiva perché rende le giornate molto calde e afose.
MEZZOGIORNO – OSTRO ( da Sud ): E’ un vento meridionale debolissimo che si manifesta molto poco sui mari italiani.
IL LIBECCIO ( da Sud Ovest ): Il libeccio è un vento umido, e violento che proviene da Sud Ovest. E’ molto temuto per gli effetti che può provocare, infatti spesso genera forti mareggiate, condizioni di burrasca e piogge molto intense.
PONENTE ( da Ovest ): E’ un vento che, come dice il nome, spira da Ovest ed è tipicamente estivo. Lungo le regioni tirreniche, si manifesta durante le ore pomeridiane La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull’Adriatico centro-meridionale.
IL MAESTRALE ( da Nord Ovest ): E’ uno dei venti più intensi che interessano l’Italia. Deriva dalla discesa di aria fredda di origine polare che scende verso le nostre regioni entrando dal mediterraneo . L’aria polare, lungo la sua discesa si scontra con aria più calda e umida proveniente dall’Oceano Atlantico, generando maltempo che dalle regioni francesi giunge da Nord/Ovest attraverso il Mar Mediterraneo sulla Corsica e Sardegna coinvolgendo le regioni tirreniche
Avete mai sentito parlare dei venti di caduta o venti favonici?
Il FOEHN è un vento caldo che si forma in primavera ma anche in inverno sulle regioni del Nord/Ovest italiane (Valle D’aosta, Piemonte e Lombardia occidentale)
Questo vento fa diventare il cielo azzurrissimo, arriva dalla catena Alpina da Nord/ovest cadendo giù dalle montagne verso le pianure e quindi riscaldandosi. Il Foehn si forma per l’arrivo di correnti fredde (fronte freddo) che provengono dall’altra parte delle Alpi, quindi dai versanti esteri, in questo caso dalla Francia o dalla Svizzera. Queste correnti fredde , scontrandosi contro la barriera alpina (fenomeno chiamato STAU), risalgono lungo i pendii e le pareti raffreddandosi e formando nubi e pioggia, una volta arrivati in cima scendono dalla parte opposta riscaldandosi e diradando le nubi, formando il vento di FOEHN che soffia sui versanti italiani. Questo meccanismo STAU e FOEHN avviene anche in altre regioni italiane in genere dove esiste una barriera fatta di montagne (ostacolo orografico) , pertanto l’Appennino provoca anch’esso i fenomeni di Stau e Foehn.
Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese
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