A partire dalla notte tra il 28 e 29 di ottobre appena trascorsi tutta la Toscana è stata investita da un’ondata di maltempo caratterizzata da venti di forte intensità e pioggia. In particolare il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena a seguito di centinaia di chiamate al 115 è dovuto intervenire per danni d’acqua quali infiltrazioni, allagamenti localizzati e soprattutto dissesti statici riguardanti in particolare coperture di abitazioni e fabbricati in generale, cadute di rami ed alberi su strada ed edifici che hanno creato enormi disagi e che in alcuni casi hanno isolato intere frazioni abitative.
Nei giorni dell’evento meteorologico è stato necessario intensificare il numero di squadre a lavoro, richiamando anche personale non in servizio e ricorrendo al supporto di ulteriori unità provenienti sia dalla regione che da fuori regione; sono stati impegnati, oltre alla consueta forza operativa, circa quindici vigili e capi squadra del Comando di Siena richiamati per ogni turno per un totale di circa 51 unità, più il supporto di una squadra di 5 unità del Comando di Arezzo e due sezioni operative dell’Emilia Romagna costituita da 20 unità con mezzi per interventi aerei.
Il numero totale di interventi dall’inizio dell’evento calamitoso del 29 ottobre alla fine del 2 novembre è stato di circa 613 in tutta la provincia interessando maggiormente il territorio del comune di Siena con 221 interventi e a seguire Sovicille 65 interventi, Piancastagnaio 56 interventi, Montepulciano 50 interventi e i rimanenti comuni a seguire. Il dato assume un valore piuttosto significativo se si considera che la media degli interventi mensili operati dal personale del Comando in tutta la provincia di Siena è di circa 375.
Gli interventi effettuati hanno permesso in tempi rapidi il ripristino della viabilità di frazioni o gruppi di abitazioni rimasti isolati e la messa in sicurezza di diversi edifici anche di interesse storico-culturale quali le chiese; è stato di particolare rilievo la caduta di alcuni alberi che, in comune di Sovicille, ha coinvolto la chiesa di S. Lucia in Barontoli ed alcune abitazioni che erano rimaste isolate. In alcuni casi è stato necessario adottare misure cautelative quali l’evacuazione di un’intera palazzina in via Folcacchieri e la chiusura della scuola “Saffi “ a Siena.