La distribuzione su scala temporale delle piogge a Siena risulta da sempre piuttosto omogenea nelle quattro stagioni, se non altro dal 1839 anno in cui iniziarono le rilevazioni scientifiche a riguardo. Dapprima grazie alla stazione meteorologica dell’Accademia dei Fisiocritici poi, successivamente, grazie all’ Università ed infine allo storico osservatorio del compianto Padre Vittorio Benucci, situato ai Cappuccini. In epoca più recente, dagli inizi degli anni 2000 in poi sono apparse in rete 2-3 stazioni meteorologiche private che hanno proseguito la serie storica. E’ una serie, quella senese, tra le più longeve in Italia. Siena risente del tipico clima mediterraneo con un picco di precipitazioni principale in autunno dove la media 1961-90 risulta essere di 268 mm.
A livello stagionale segue l’ inverno con 198 mm, la primavera con 194 mm ed infine, come logico aspettarsi, l’estate, canonicamente calda e secca con “soli” 125 mm per una media annua totale di 785,7 mm che quindi oscilla intorno agli 800 mm annui considerando decenni più piovosi e altri meno. Nell’ultimo decennio e in particolare dal 2004 e in maniera quasi clamorosa dal 2010 la media è nettamente aumentata al punto che, prendendo in esame gli ultimi dieci anni, risulta salire vertiginosamente ben oltre i 900 mm annui.
In oltre 170 anni di rilevazioni pluviometriche questo era successa soltanto negli anni’30 e ’60 del secolo scorso. Come dicevamo sopra è l’ autunno la stagione più piovosa. La stagione caratterizzata sovente da peggioramenti con temporali autorigeneranti molto intensi, piogge molto abbondanti magari concentrate in poche ore. Ciò è essenzialmente dovuto al fatto che in quella stagione il mare è più caldo avendo accumulato calore nel corso dell’ estate, fornendo un contributo di energia nettamente superiore alle altre stagioni per l’ innesco di temporali intensi.
La Primavera invece, per riallacciarsi al discorso iniziale, è la stagione che segue l’inverno e al contrario dell’autunno, in linea teorica è quella con minor energia disponibile. Solitamente, nelle primavere “normali” piove spesso. Abbiamo quindi tanti giorni di pioggia caratterizzati da accumuli pluviometrici scarsi che raramente hanno creato problemi al nostro territorio. Basti pensare che sempre prendendo a riferimento le medie storiche 1961-90 i tre mesi primaverili osserviamo una media di 64 mm per Marzo, 70 mm per Aprile e 58 mm per Maggio. Niente in confronto ai 90 mm e 109 mm di ottobre e novembre mesi autunnali e storicamente propensi alle piogge talvolta violente. Quest’anno però, in linea con il trend al netto aumento delle precipitazioni in atto un po’ in tutte le stagioni abbiamo avuto una primavera molto piovosa con quasi 300 mm caduti dal 1 marzo al 31 maggio ma la cosa veramente eccezionale è accaduta in particolar modo nell’arco di 30 giorni effettivi ovvero dal 22 aprile al 22 maggio periodo dove solitamente già accumulare più di 100 mm è raro ed inconsueto per il discorso che facevo prima riferito al mare freddo ed alla poca energia a disposizione.
Benissimo, in tale periodo di tempo nelle due stazioni meteorologiche attive nella nostra città (situate a Vico Alto la prima, all’ Acquacalda la seconda, entrambe nella parte Nord della città) sono caduti rispettivamente 214,1 mm di pioggia e 215,1 mm. Valori esorbitanti come potrete ben notare da soli visto le medie storiche mensili e la stagione non certo ideale per certi accumuli. Certo, fossimo stati in autunno non sarebbe stato eccezionale, ma per la primavera risulta un dato storico e con tempi di ritorno intorno al secolo. Come vi dicevo sopra a Siena esistono rilevazioni ufficiali dal 1839 ma sino al 1916 possiamo solamente consultare i totali mensili mentre dal 1916 possiamo vedere la distribuzione delle piogge nelle singole giornate. Sono andato quindi a vedere se nel passato era mai successo qualcosa di simile. Le mie sensazioni non erano sbagliate. La quantità di pioggia caduta quest’anno sulla nostra città ha pochi eguali in 100 anni di osservazioni metereologiche con soli 5 casi di accumuli simili in primavera e uno ed uno solo superiore anche se di soli 14 mm risalente a 86 anni fa ovvero il mese fra il 14 aprile ed il 14 maggio del 1930 quando caddero 228,2 mm di pioggia rilevati dalla stazione di Siena Università. Nello specifico l’accumulo delle 2 stazioni prese in esame in questa primavera 2016 si piazza addirittura al secondo posto fra i 5 casi più similari ed ecco a voi la classifica:
1. 14 aprile 1930-14 maggio 1930 = 228,1 mm
2. 22 aprile 2016-22 maggio 2016 = 214,1 mm (Stazione di Vico Alto) 215,1 mm (Stazione di Siena Acquacalda)
3. 9 marzo 1960-9 aprile 1960 = 210,8 mm
4. 1 maggio 1939-31 maggio 1939 = 200 mm
5. 11 marzo 1934-11 aprile 1934 = 193,8 mm
Certe volte, le sensazioni di tutti noi comuni osservatori del magnifico spettacolo che è il tempo, trovano conferma andando a spulciare i dati del passato e nel caso di questa piovosissima primavera 2016 è stato proprio così. Abbiamo visto piovere tanto e spesso, con un episodio semi-alluvionale nella nostra provincia fra il 23/24 aprile dove, localmente, nel Chianti Senese e nella Valdarbia sono caduti sino a 130/140 mm in poche ore. Un fenomeno più unico che raro in primavera e tutto questo assume un carattere direi storico andando a confrontarlo con i rari casi del passato, molto spesso lontanissimo.
C’è poco da aggiungere. Questa estate, vada come vada, sarà difficile se non impossibile avere problemi idrici e razionamenti, data l’enorme mole d’acqua immagazzinata nell’ultima piovosissima primavera.
Tommaso Martelli
Associazione Meteorologica Senese
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