In epoca romana settembre era il settimo mese del calendario romano e non il nono come adesso.
Siamo arrivati a settembre, il mese in cui l’estate lascerà spazio all’autunno, il periodo in cui vedremo cadere le prime foglie. Settembre è il nono mese dell’anno durante il quale inizia la scuola e le giornate diventano molto più corte. Settembre deriva dal latino september, a sua volta da septem, “sette”, perché era il settimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Nell’anno 37 l’imperatore romano Caligola cambiò il nome del mese in “germanico” in onore dell’omonimo padre, ma alla morte dell’imperatore il nome tornò quello originale. Nell’89 il nome fu nuovamente cambiato in “germanico”, questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore Domiziano sui Chatti, ma anche Domiziano fu assassinato e il nome del mese ripristinato.
Nel lontano medioevo settembre era rappresentato da un gruppo di persone intente alla vendemmia, mentre nell’antica Grecia si celebravano feste in onore di Demetra. E’ il mese durante il quale l’aria diventa via via più fredda, la natura si prepara al su lungo sonno; è il mese dei colori, dei profumi, degli ultimi frutti estivi. Questo è il mese dell’uva, delle melagrana, dei funghi e delle castagne!
Questo mese abbonda di detti e proverbi. Tra questi vi citiamo:
Settembre caldo e asciutto maturare da ogni frutto.
A settembre che è esperto non viaggia mai scoperto.
Settembre, per il povero è già inverno.
Di settembre e d’agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto.
Di settembre l’uva rende e il fico pende.
Pioggia in settembre poco acquista e nulla rende.
Di settembre la notte col dì contende.
Di settembre o porta via i ponti o secca le fonti.
A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna.
Aria settembrina fresco la sera e fresco la mattina.
Se piove per San Gorgonio (9 settembre), tutto l’ottobre è un demonio.
Per San Michele ( 29 sett.) l’uva è come il miele.
Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese