Pitti Uomo 2016, cosa ci è piaciuto

Pitti Uomo, l’evento di moda maschile più importante del mondo, si è concluso e registra già numeri da record. 1219 brands in 59000 metri quadri di esposizione. Più di 36.000 visitatori di cui almeno un quarto stranieri. Un successo.
La Sportwear vibe rimane, con lo spazio ‘I Play’ sempre più rilevante e con sempre più buyers, italiani e stranieri, preferire trainers, joggers e felpe.

Tra gli innumerevoli nomi e ispirazioni che questa edizione ci ha regalato, abbiamo selezionato quelle che piu ci hanno colpito.

Il più evocativo
 il debutto del koreano Juun.J e’ stato un successo, con un stile dai volumi reinventati in un continuo ossimoro tra un’estetica militare e un’ aria eterea.

Il trend da seguire
Il pantaloncino! Non da calcio, si intenda. Calzoncini su misura, dalla gamba comoda e dalla vita stretta hanno spopolato in passerella, vestiti in combo sopra pantaloni molto (ma molto) stretti. Adidas Originals by White Mountaineering

Save the world!
Gli studenti dell’istituto di eccellenza IED ,European Institute of Design, di Firenze hanno collaborato con Save the Duck, per produrre 10 bomber unici, senza l’utilizzo di piume d’oca. Rispetto dell’ambiente, sostenibilità e riciclo sono state al cuore di questo interessante progetto.

Ma ciò che di Pitti Uomo risalta ogni anno, è la creatività e lo stile di chi partecipa e assiste agli show.
Ecco gli street look più straordinari di questo Pitti 2016, fotografati da Robert Spangle di 1000Yard Style.

Miriam Bakkali