L’arrivo di una nuova vita, in una famiglia, è sempre un momento importante, di trasformazione e completamento, che trova compimento nei primi contatti tra il neonato e la comunità di appartenenza. Il battesimo è uno di quei momenti fondamentali nel percorso di crescita di un bambino, non solo per la valenza religiosa di cui è pregno, quanto proprio perché rappresenta l’occasione in cui il neonato viene introdotto nella sua comunità di appartenenza.
La tendenza generale degli ultimi tempi è senz’altro quella di estendere la partecipazione a questo evento al maggior numero di persone possibile. Amici, parenti, padrini, madrine: ognuno riveste un ruolo specifico nella vita della nuova famiglia e ci si augura che possa accompagnare il piccolo in tutto il suo viaggio di crescita.
Per questa ragione, organizzare la cerimonia del battesimo e la festa annessa non può essere lasciato al caso. Spesso ci si affida anche a dei professionisti, che conoscono perfettamente le regole del bon ton per la realizzazione di una festa memorabile.
Ogni cosa deve rispettare regole precise, dettate dal buon gusto e dalla sobrietà. Dalla scelta del padrino o della madrina, fino agli outfit dei partecipanti, dal locale agli invitati, fino al regalo, che sia un classico bracciale in oro per battesimo o un piccolo conto corrente intestato al nascituro da far crescere col tempo, tutto deve passare al vaglio di precisi dettami adatti alla circostanza.
Ma quali sono i punti cruciali a cui prestare maggiore attenzione?
La scelta del padrino o della madrina
Le dinamiche che muovono verso la scelta di queste figure così importanti sono molte e spesso dettate dal legame che unisce i genitori alla persona prescelta.
Quello che bisogna tener presente, in una decisione così intima e personale, è il ruolo che il padrino o la madrina assumeranno nella vita del battezzato, da quel momento in poi.
Si tratta infatti di una figura che deve supportare e seguire la crescita spirituale e lo sviluppo del bambino, partecipando attivamente alla sua educazione e fungendo da punto di riferimento alternativo ai genitori.
È importante quindi condividere con un certo anticipo la decisione con la persona scelta, così che abbia il tempo di prepararsi per il ruolo e decidere liberamente se farsi carico o meno della responsabilità a cui è chiamata.
Chi invitare al battesimo
Come ogni grande evento che si rispetti, l’idea di fondo è coinvolgere tutte quelle persone vicine alla famiglia. Certamente non possono mancare genitori, nonni, zii e cugini del festeggiato, ma gli inviti si possono estendere a chiunque stia a cuore ai genitori.
In linea di massima, trattandosi della prima festa sacra dedicata al bambino e data anche la giovanissima età del festeggiato, sarebbe opportuno non invitare troppe persone e cercare di non superare il numero massimo di 25 invitati.
Come è opportuno comportarsi e vestirsi
Come accennato, il battesimo è un evento religioso dedicato alla presentazione del neonato alla comunità cristiana locale. Per questa ragione si candida come un momento formale, serio e certamente importante. Anche l’abbigliamento scelto da genitori, padrini, madrine e invitati, pertanto, deve essere consono e adeguato. Si deve tenere presente, infatti, che il momento più importante della celebrazione si tiene in un luogo sacro e pertanto è bene non eccedere con modelli di abiti troppo corti sulle gambe, scollati sulle spalle o colori sgargianti. Bene tailleur e completi color pastello per le donne e vestito l’uomo. La parola d’ordine deve essere sobrietà.
Riguardo alla gestione di tutto l’evento, il bon ton chiede al papà di arrivare con un certo anticipo in chiesa per accogliere gli ospiti e, poco dopo, essere raggiunto dalla mamma e dal piccolo per la celebrazione della messa. Di solito vengono riservate le file davanti per i genitori e i padrini o madrine, che seguiranno lì il rito dell’Eucaristia, prima di raggiungere il sacerdote sull’altare e procedere al battesimo. Terminato il battesimo, i genitori ricevono solitamente gli ospiti, per un rinfresco, in un luogo laico.