Sfoggiare un lucente biondo platino o provare i colori di nuova tendenza che puntano sulle tonalità del rosa, la scelta è solo una: decolorare. Questo avviene quando si vuole adottare un cambiamento radicale, rivoluzionario e non si può optare per schiarimenti, effetti, shatush o balayage.
Quando si parla di decolorazione si pensa subito ad un trattamento difficile e alquanto dispendioso possibile solo in un salone di parrucchieri. Effettivamente, si tratta di un procedimento che va effettuato con molta attenzione: se i prodotti non vanno miscelati bene possono addirittura bruciare la cute ed è assolutamente indispensabile prendersi cura della chioma dopo aver optato per una decolorazione.
Nonostante questo, la decolorazione può essere effettuata anche in casa, seguendo indicazioni precise e armandosi di tanta pazienza. Per evitare di incorrere in danni irreparabili, è comunque consigliato di rivolgersi al proprio parrucchiere di fiducia, che saprà sicuramente portare a termine l’operazione senza effetti collaterali.
Il decolorante, infatti, è una sostanza che agisce sulla struttura della melanina, ossidandola. Che vuol dire? Il capello, oltre ad essere schiarito, si rovina, diventando più poroso e meno elastico. Quest’inconveniente è però facilmente risolvibile: basta utilizzare i prodotti giusti, come un balsamo o una maschera, per rendere più recettivo il capello in modo che assorba al meglio gli elementi nutritivi. In questo modo si eviterà anche una delle conseguenze più drastiche: la caduta dei capelli.
Decolorazione in salone: quando è sicura oltre che efficace
Ogni professionista della cura dei capelli sa benissimo che, in primis, bisogna scegliere dei buoni prodotti: la qualità della polvere decolorante determina la buona riuscita del procedimento. Il decolorante si ottiene unendo la polvere all’acqua ossigenata, emulsionata a 20, 30 o 40 volumi in base al colore dei capelli e al risultato che si vuole ottenere.
Negli ultimi anni il prodotto di protezione durante trattamenti chimici e ricostruzione capelli per eccellenza è stato Olaplex, il primo moltiplicatore di ponti bisolfuri sul mercato creato dai due dottori biochimici Craig Hawker ed Eric Presly.
Il boom era inevitabile dopo i numerosi elogi degli hair stylist più rinomati, l’avvento di nuove colorazioni sempre più pastello che richiedevano necessariamente una soluzione che offrisse massima protezione per essere realizzate (vedi il rainbow balayage di Guy Tang) e soprattutto le dichiarazioni delle VIP. Drew Barrymore posta spontaneamente due immagini (prima dopo Olaplex) sul proprio profilo di Instagram; Kim Kardashian rivela di utilizzarlo a casa dormendoci su tutta la notte per rigenerare il più possibile la chioma. Ma il numero di star di Hollywood non finisce qui: si è proprio perso il conto negli anni, ma le prime a usufruirne sono state Charlize Theron, Gwyneth Paltrow e la cantante Jennifer Lopez. Lo raccontano proprio i loro parrucchieri, spiegando che un riconnettore e moltiplicatore di ponti bisolfuri è indispensabile per un’artista come una cantante o un attrice, costretta dal lavoro a cambiare spesso look e colore di capelli.
In Italia l’evoluzione di Olaplex è nata proprio di recente ed è già particolarmente discussa sui canali beauty più famosi: si tratta di OP|BLONDE, l’unico brand che è riuscito a spiccare fra i tantissimi marchi che hanno tentato invano di fare meglio di Olaplex. Ma come ha fatto? Il segreto è più di uno: il primo è una molecola brevettata ancora più efficace frutto di anni ricerche in laboratorio, lo stesso tempo che OP|COSMETICS ha dedicato alla promozione di Olaplex in Italia.
Infatti l’azienda siciliana ha creduto nel marchio americano importandolo nel nostro paese e divenendo il distributore ufficiale. Raccogliendo negli anni tutti i feedback dei professionisti, ha lavorato sui punti deboli di Olaplex, secondo segreto del successo di OP|BLONDE, creando una gamma ancora più specifica per i capelli danneggiati e la ricostruzione molecolare. Alla portata di tutti, è diventato praticamente indispensabile per effettuare una decolorazione sicura ed efficace.
Quando il parrucchiere creerà il composto per decolorare e lo applicherò con un pennellino partendo dalla nuca fino alla fronte, coprendo prima tutte le radici e finendo con il fusto, lascerà in posa. Prestate attenzione che non passi più di mezz’ora, altrimenti rischierà di bruciare i capelli e chiedete che misceli al decolorante un prodotto che protegga come Olaplex o meglio ancora OP|BLONDE.
Alla fine, laverà per bene optando per 2 lavaggi a base di shampoo per essere sicuro di rimuovere tutto il composto e risciacquerà con balsamo o maschera rigenerante.
Come nutrire i capelli schiariti dopo la decolorazione
Nutrire i capelli dopo la decolorazione è fondamentale. Una cura costante e quotidiana evita che assumano un evidente effetto paglia e un aspetto spento e sfibrato.
Gli accorgimenti da seguire sono semplici e possono essere eseguiti in completa autonomia:
- utilizzare shampoo e balsamo nutrienti, senza esagerare con le dosi e risciacquando molto bene dopo l’applicazione;
- fare uso di maschere rigeneranti, da applicare sia prima, che dopo il lavaggio
- applicare dei trattamenti pigmentati non solo rinforzano il capello, ma ravvivano il colore, tonalizzandolo quando è scarico e mantenendolo brillante più a lungo;
- ridimensionare l’utilizzo di strumenti a calore come phon, piastre e arricciacapelli che possono danneggiare ulteriormente dei capelli già sottoposti a trattamenti invasivi;
- in alternativa, ricorrere all’acquisto di un termoprotettore da applicare sui capelli prima di utilizzare strumenti a caldo;
- prediligere prodotti professionali specifici per capelli schiariti (es. la gamma OP|BLONDE, disponibile anche online), che ormai non sono solo prerogativa dei professionisti, ma sono disponibili anche per i privati.
In questo modo, attraverso i prodotti giusti ed una buona manualità si potrà anche fare a meno del parrucchiere, risparmiando tempo e denaro, ma ottenendo lo stesso identico risultato!