I pro e i contro dell’avere un camino in casa sono tantissimi. Non ci riferiamo al quelli moderni nel vero senso della parola, che funzionano a combustibile in pillole o che si accendono con un tasto. Ci riferiamo a quelli più diffusi nel nostro Paese, ovvero quelli tradizionali in cui si usa vera legna e vero olio di gomito. Come anticipato i vantaggi del camino sono il risparmio di corrente, il ridotto impatto ambientale, il calore intenso che emette e perdura nell’aria e il senso romantico di casa che diffonde.
Gli svantaggi di chi ha un camino in casa
Di contro il camino richiede una gestione costante, un occhio sempre vigile, qualche insetto in più in casa dovuto alla legna. Eh sì, la legna da comprare, trasportare, approvvigionare e portare in casa un po’ alla volta. L’aria in casa si secca, comportando fastidi e disagi alle nostre vie respiratorie soprattutto durante il sonno, come spiegano su umidificatoreultrasuoni.it. Inoltre il camino produce fumo e, laddove la canna fumaria sia vecchiotta rischia di diffondere in casa il monossido di carbonio con conseguenze anche molto gravi. Insomma aver un camino è un po’ come andare sulle montagne russe, a voler esagerare. Il punto è che chi lo ha in casa si trova a combattere con polvere, odore di legna e fumo un po’ ovunque. Per questo abbiamo pensato di raccogliere le migliori tecniche salva-casa per ha un camino funzionante.
Parliamo di umidità in casa: quali sono i livelli ottimali?
Forse non sapevi che per risolvere tutti questi disagi potresti prendere in considerazione l’acquisto di un umidificatore per ambienti, ovvero un piccolo ma potente dispositivo che lavora in silenzio mentre dormi. Difatti l’umidificatore a ultrasuoni produce una leggera nebbiolina umettante che migliora l’aria di casa e protegge i mobili dai depositi di polvere, fumo e cenere. Lo fa perché la secchezza eccessiva inaridisce e scolora, oltre a danneggiare seriamente le vie respiratorie. Per l’arredo, specialmente quello in legno, un umidificatore a ultrasuoni è un vero toccasana ma da usare con moderazione e solo quando l’aridità dell’aria sale oltre il 60%.
Come regolarsi in casa con l’umidificatore per ambienti
Per essere precisi l’umidificatore andrebbe usato in case il cui tasso di umidità non rientra nel range che va tra il 40 ed il 60%. Le abitazioni al di sotto di questo intervallo non devono assolutamente usarlo per il motivo opposto, perché l’ambiente umido il luogo ideale per la proliferazione altri tipi di agenti patogeni come muffa e funghi. Quando il bambino è raffreddato conviene salire fino al 70% e per regolarvi potreste utilizzare l’igometro, che serve a calcolare il tasso di umidità dell’ambiente circostante. Quanto all’arredo esso subisce danni per via della secchezza prodotta dal camino e tende a creparsi, perdere colore e disfarsi come se si stessero sgretolando. Per questo nella stagione più fredda l’umidificatore potrebbe essere la soluzione definitiva per proteggere i mobili e dormire meglio. Gli umidificatori sono potenti, silenziosi e consumano incredibilmente molto poco.
Pulizie di fumo e cenere
La pulizia è un altro grosso limite del camino in casa se facciamo riferimento ai vecchi modelli. Il fumo e la cenere si depositano in ogni superfice scurendo e lasciando lo sgradevole odore tipico della legna bruciata. Per contrastare questo effetto sgradito basta affidarsi a prodotti specifici in base alla superficie da trattare. Chiaramente sarà più importante che mai cambiare spesso aria e spazzare a terra oltre a utilizzare panni in fibra di bamboo che non trattengono lo sporco e si risciacquano facilmente. Per l’arredo sarebbe opportuno impermeabilizzarli con smalti e prodotti mirati e utilizzare, successivamente, detersivi alla cera d’api. Ovviamente l’arredo bianco andrà a scurire nel tempo e non c’è molto da fare se non pulire con costanza e senza aggredire le superfici. Per tappezzerie e tessuti domestici come tovaglie e biancheria, invece, utilizza una piccola quantità di bicarbonato e vedrai l’effetto sbiancante e pulente in un solo lavaggio.