La bontà di un prodotto fatto in casa al quale si va a conferire un valore aggiunto in quanto è risultato diretto del proprio lavoro, quindi della propria fatica. Quella che stiamo vivendo è. anche, l’epoca del food in tutte le sue declinazioni: il cibo è non soltanto visto come la benzina necessaria per sopravvivere, ma è anche un passatempo, un modo per apparire (sui social), finanche un mezzo di intrattenimento (si pensi ai tanti reality sul cibo).
Proprio in quest’ottica ha preso piede la tendenza di preparare in casa cibi di ogni genere partendo proprio da quello che è da sempre considerato l’alimento base: il pane. Se si analizzano i dati relativi alle abitudini degli italiani durante i vari lock down si scoprirà che è stato soprattutto alla cucina che si è guardato per passare il tempo.
Ecco allora che torna il tema cui si faceva riferimento sopra, cibo visto anche come modo per intrattenersi andando magari a postare sui social i risultati di questa dedizione, alla ricerca del consenso altrui che volenti o nolenti fa sempre piacere.
Durante il lock down il pane è tornato ad essere il protagonista n.1 delle tavole degli italiani; ma dietro a questa tendenza ci sono anche altri aspetti interessanti da analizzare, come ad esempio la ricerca di genuinità e naturalezza, che parte dalla tanto diffusa filosofia a Km zero.
Ricerca di genuinità e cibi a Km zero
Concetti che sono ormai entrati di diritto nel nostro vocabolario e che hanno portato i consumatori a fare un salto in avanti: non si cerca più solo il gusto finale, ma anche il modo per arrivarci. Una strada che deve passare necessariamente da un percorso virtuoso dato che si fa sempre più attenzione ad elementi di qualità lungo tutta la filiera, all’uso di prodotti interamente naturali e, possibilmente, in un contesto il più possibile prossimo a chi produce direttamente (la filosofia km 0, per l’appunto).
Tornando al pane, che è stato protagonista assoluto delle tavole degli italiani durante il lock down ed anche dei social, nell’ultimo anno sono cresciuti anche i dati riferiti all’acquisto di strumenti per la preparazione a casa. Ad esempio l’ impastatrice per pane che è risultato essere uno dei dispositivi per cucina più richiesti degli ultimi mesi.
Un alimento molto particolare che ha un valore anche iconografico, visto che per gli italiani rappresenta la casa, la tradizione culinaria, il concetto di famiglia. E non è un caso che proprio in un momento complesso come la pandemia questo alimento sia stato riscoperto da molti italiani.