Nel panorama dei regali aziendali, il cesto gastronomico rimane una scelta comune: rassicurante, tradizionale, facilmente reperibile. Ma è davvero efficace? Oppure trasmette un messaggio sbagliato, del tipo: “forse non sei abbastanza importante da meritare qualcosa di più pensato”?
Sempre più manager si pongono questa domanda. Perché, in un’epoca in cui distinguersi è un imperativo, un regalo scontato rischia di diventare più una formalità che un’opportunità relazionale.
Il cesto gastronomico: gesto confortevole ma anonimo?
È innegabile che i cesti di prodotti alimentari italiani godano di grande reputazione: evocano qualità, territorio, convivialità. Si tratta di una soluzione sostanzialmente univoca che accomuna le microimprese alle grandi corporation.
In questo contesto le domande da porsi a questo punto sono:
- Il cesto gastronomico è pensato davvero per sorprendere e creare un legame duraturo?
- Oppure è un espediente usato per adempiere a un dovere, senza minimamente coinvolgere il destinatario?
Se la risposta tende alla seconda ipotesi, allora il rischio è grosso: comunicare che il destinatario è “importante, ma non troppo”.
Il dono esperienziale: memoria, riconoscimento, legame
La psicologia del regalo ci insegna che non è tanto il valore materiale, quanto l’esperienza che conta. Uno studio pubblicato su Humanities and Social Sciences Communications mostra che i regali esperienziali generano maggiore gratitudine e senso di connessione sociale rispetto a quelli materiali. Un dono capace di suscitare ricordi significativi è un dono che resta.
In questo senso, i cesti gastronomici rischiano di non bastare: non creano una narrazione, non fanno leva sulla personalizzazione, non colpiscono al cuore.
L’alternativa italiana: le gift box esperienziali firmate QuBox
A colmare questa carenza ci ha pensato QuBox, che ha “importato” dagli USA il concetto di gift box esperienziale, ottimizzandolo con la creatività e il design italiano. Il risultato? Regali che stupiscono, emozionano e restano impressi.
I regali aziendali unici firmati QuBox non sono semplici un insieme di oggetti: sono storytelling tangibili. Ogni box è pensata sulla base della personalità e delle preferenze di destinatari differenti e confezionata con cura grazie a packaging raffinati, temi evocativi e copywriting dedicato.
Il messaggio è duplice:
- Prestigio del mittente: si comunica un’immagine di cura, qualità e originalità.
- Valorizzazione del destinatario: si trasmette chiaramente che “tu per noi sei importante”.
Perché le gift box emozionali funzionano meglio per il business
Non è solo questione di estetica, ma di strategia. Secondo un recente report di Bundled, piattaforma internazionale di corporate gifting, il 80% delle aziende afferma che i regali aziendali migliorano le relazioni con clienti e dipendenti, mentre il ROI può arrivare fino a 5 volte in termini di fidelizzazione e coinvolgimento.
Non solo: l’87% dei destinatari di regali personalizzati si dimostra più propenso a restare fedele all’azienda mittente. Numeri che dimostrano come un dono generico, come il cesto gastronomico, rischi di passare inosservato, mentre un regalo esperienziale e tematico diventa un vero asset relazionale.
Tra abitudine e strategia, chi vince?
Il cesto gastronomico resta un classico, ma forse troppo rassicurante. Se l’obiettivo è sorprendere, rafforzare legami, costruire reputazione e stimolare conversazioni positive, serve qualcosa di più autentico.
Le gift box esperienziali di QuBox, con il loro contenuto tematico, l’impronta italiana e la personalizzazione strategica, rappresentano oggi una risposta concreta e memorabile al dilemma del regalo aziendale.
Invece di scegliere il “si fa sempre così”, quell’impatto emotivo che dura nel tempo può fare davvero la differenza.