Nota sin dall’antichità per le sue proprietà e fino ai primi anni del Novecento impiegata in ambito tessile, la cannabis è divenuta di recente oggetto di interesse delle comunità medico-scientifiche soprattutto per i suoi principi attivi, ed in particolare per i cannabinoidi come il CBD in grado di offrire molti benefici all’essere umano.
A causa di forti politiche di censura, per lungo tempo le proprietà terapeutiche di questa pianta sono rimaste sconosciute al pubblico, in quanto associata esclusivamente allo scopo commerciale di sostanza stupefacente.
In seguito a direttive e limiti ben delineati, oggi è nuovamente possibile coltivare, lavorare e commercializzare la cannabis legalmente e, date le proprietà benefiche decantate, ne è nato un vero e proprio business.
Negozi specializzati o e-commerce dove comprare questi prodotti hanno arricchito gli scaffali di prodotti derivati dalla lavorazione della cannabis e contenenti uno dei principi attivi che è diventato popolare per le sue infinite proprietà terapeutiche e curative.
Vi è ancora un po’ di confusione e diffidenza attorno all’utilizzo della cannabis per migliorare lo stato di salute, pertanto facciamo un po’ di chiarezza spiegando approfonditamente cos’è il CBD e come può agire positivamente sull’essere umano.
Il nome scientifico del CBD è Cannabidiolo e costituisce uno degli oltre 100 cannabinoidi presenti in quantità variabile nella pianta di Cannabis.
Di questi cannabinoidi, il Cannabidiolo e il Tetraidrocannabinolo (THC) sono quelli che hanno destato maggiore interesse per gli effetti che causano all’organismo, che sono diametralmente opposti.
In particolare, se il THC è un composto psicoattivo che interferisce con i recettori umani di tipo CB2 provocando alterazioni e danni alla psiche, il CBD al contrario non ha effetti psicotropi e, in reazione ai recettori CB1, provoca effetti benefici e terapeutici al sistema nervoso.
Il CBD quindi non causa gli effetti tipici dello “sballo” che si ottengono con l’impiego di marijuana ad alto contenuto di THC.
Nella famiglia della Cannabis, infatti, esistono differenti varietà di piante con differenti concentrazioni di THC e CBD.
Attualmente la legislazione italiana consente di coltivare e commercializzare solo piante con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%, così come per i prodotti derivati.
Quando la concentrazione del composto psicoattivo è superiore allo 0,6%, la cannabis è da considerarsi illegale in quanto sostanza stupefacente con possibili danni alla salute.
Se il THC ha la capacità di alterare le percezioni sensoriali e provocare l’aumento degli stati d’ansia, di contro il CBD agisce come un ansiolitico, data la sua capacità di interagire con i neurotrasmettitori di serotonina e dopamina, aiutando a ristabilire la calma e il buonumore, rallentare il battito cardiaco e controllare le sensazioni di ansia e stress.
Inoltre, risulta utile anche nella gestione degli effetti del disturbo ossessivo compulsivo e per placare gli sbalzi d’umore tipici di alcune dipendenze, tipo quella da nicotina, influendo positivamente nel tentativo di abbandonare il vizio del fumo.
Il CBD, in questo senso, può costituire un valido alleato per il trattamento terapeutico degli stati ansiosi, compresi quelli che potrebbero sfociare in veri e propri attacchi di panico, può contribuire a placare l’insonnia o eventuali incubi e si è rivelato utile anche nella gestione della sindrome da stress post-traumatico.
Alcuni trattamenti eseguiti sui veterani dopo missioni militari, infatti, hanno dimostrato che l’utilizzo di oli a base di CBD per scopi terapeutici è risultata essere l’azione più efficace per aiutare i pazienti a gestire meglio i sintomi.
Il metodo migliore per godere di tutti i benefici del CBD è quello di assumerlo sotto forma di olio.
L’olio al CBD può essere impiegato in diversi ambiti, da quello terapeutico a quello cosmetico.
Per uso terapeutico si può assumere come integratore per via orale, bastano un paio di gocce sotto la lingua, oppure aggiunto ai liquidi per sigaretta elettronica con le esalazioni di vapore.
Inoltre, applicato sul corpo in seguito a sforzi fisici, contribuisce ad un recupero muscolare più rapido o a contrastare i dolori. Le sue proprietà, infatti, lo rendono un ottimo antinfiammatorio e antidolorifico.
È importante, però, non confonderlo con l’olio di canapa, anch’esso ottenuto dalla cannabis ma con metodo e benefici differenti.
L’olio di canapa è ottenuto dalla spremitura dei semi, naturalmente ricchi di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi polinsaturi, qualità che lo rendono adatto all’uso alimentare per il buon funzionamento dell’organismo. L’olio di CBD invece si ottiene dalla lavorazione delle infiorescenze della pianta e per via dei suoi effetti può essere utilizzato anche per uso cosmetico.
Le proprietà anti-infiammatorie del CBD, infatti, lo rendono adatto anche al trattamento di alcune problematiche della pelle come dermatiti, eczemi, psoriasi e acne.
In merito a quest’ultima, uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Investigation e approvato dall’Università di Lubecca ha dimostrato che il CBD aiuta a contrastare l’infiammazione delle ghiandole sebacee responsabili della produzione eccessiva di sebo e, quindi, della formazione dell’acne.
Reperire dell’olio al CBD di ottima qualità può non essere semplice, data la particolarità di questo ingrediente ancora considerato controverso e che, di conseguenza, risulta essere un po’ più costoso degli altri oli in circolazione.
La soluzione migliore per avere certezza di acquistare un buon prodotto è quella di rivolgersi agli shop online specializzati in prodotti derivanti dalla canapa, come Justbob.it, in quanto la qualità del prodotto è davvero importante al fine di godere di tutti gli effetti benefici del CBD, senza brutte sorprese.
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