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Umidità in casa: tra i problemi più diffusi la muffa sui muri

La presenza della muffa sulle pareti di casa è un problema per niente raro e molto spiacevole, in genere riguarda maggiormente le abitazioni più datate, ma spesso si verifica anche negli immobili più recenti ma comunque poco aerati o collocati in una posizione che non viene raggiunta dal sole.

Oltre a essere sgradevole, la muffa è abbastanza difficile da eliminare, anche perché nella maggior parte dei casi, la difficoltà principale è proprio quella di scoprirne la causa, che può essere di diversa natura.

Le formazioni di muffa possono interessare pareti e soffitto, soprattutto negli angoli, dove talvolta si notano anche macchie provocate dall’affioramento di cristalli di sale, oltre a una grande quantità di condensa su vetri e infissi.

Nel momento in cui si manifestano problemi di questo tipo, è necessario trovare al più presto il rimedio giusto, considerando che la muffa e la presenza di una percentuale eccessiva di umidità in casa, oltre a provocare antiestetiche macchie e odori sgradevoli, può facilmente danneggiare mobili e arredi e compromettere l’abitabilità dell’immobile.

Per capire come trattare la muffa sui muri è possibile rivolgersi a ditte specializzate come Murprotec, che propone interventi su misura, frutto di un’esperienza internazionale nel settore di oltre 60 anni.

Come si presenta la muffa sulle pareti e quali sono le cause

La muffa è costituita da microrganismi che si insediano sulla superficie del muro, arrivando ad intaccarne il rivestimento, penetrando in profondità. Dapprima si notano numerosi punti neri, che rapidamente aumentano di dimensioni, trasformandosi in molto visibili e provocando il disgregamento della superficie del muro.

Come si è detto, la muffa si sviluppa facilmente negli ambienti umidi e scarsamente aerati, con abbondante condensa e con una rilevante differenza tra la temperatura interna ed esterna, ma può essere provocata anche da infiltrazioni provenienti dagli infissi o addirittura dal terreno: in quest’ultimo caso si parla, appunto, di umidità di risalita.

In base al motivo che ha provocato la formazione della muffa, si può quindi procedere a pianificare il trattamento ideale. Talvolta è sufficiente mantenere ben aerato l’ambiente, magari ricorrendo a un impianto di ricircolo dell’aria e a un deumidificatore, in alcuni casi potrebbe essere necessario sostituire i vecchi infissi con finestre dotate di vetrocamera o realizzare una struttura isolante nel sottotetto.

Non è comunque raro che queste soluzioni non bastino, soprattutto quando l’umidità proviene dal terreno o da fondamenta e pareti che tendono ad assorbire l’acqua: in questo caso è indispensabile richiedere l’intervento di un’impresa professionista.

Quando la muffa ha intaccato le pareti in profondità, è importante non solo ricorrere ad un trattamento professionale, ma anche evitare soluzioni fai da te che potrebbero peggiorare la situazione, quali possono essere, per esempio, l’applicazione di vernici e pitture che riducono la traspirazione senza tuttavia risolvere il problema.

Metodi non invasivi per eliminare la muffa dalle pareti

Eliminare la muffa dalle pareti con metodi rapidi e non invasivi è possibile, oggi si può infatti contare su tecniche innovative e materiali appositi che consentono di personalizzare il trattamento in base alle specifiche caratteristiche dell’immobile e all’effettiva causa della formazione di muffa.

Nel corso del sopralluogo, i tecnici analizzano la temperatura e il livello di umidità delle pareti e dell’ambiente, la circolazione dell’aria, la presenza sia di muffe che di efflorescenze saline, il tipo di materiale di cui sono costituite le pareti e gli intonaci, l’efficienza termica di infissi, serramenti e tetti e così via.

Una volta raccolti e analizzati i dati, e calcolato un preventivo preciso, è possibile procedere con l’intervento, che sarà pianificato tenendo conto delle specificità riscontrate in loco.

Francesco Laezza

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Francesco Laezza
Tags: casamuffa

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