Le scelte fatte nella vita di ogni giorno hanno un’influenza diretta sull’impatto che si ha sul pianeta. Questo è vero per qualsiasi tipo di scelta, dal motore dell’automobile che si guida per andare al lavoro fino al materiale che si decide di prediligere per il pavimento del soggiorno di casa.
Negli ultimi anni questo tipo di consapevolezza sta sempre più prendendo piede, portando molte persone a fare scelte più sostenibili e attente all’ambiente. Per quanto riguarda pavimenti e rivestimenti appare ormai chiaro che una delle scelte più sostenibili è quella di preferire materiali naturali.
Quali pavimenti sostenibili
Tra i pavimenti e i rivestimenti sostenibili, quindi, le pietre naturali occupano un posto privilegiato. Per altro in Italia abbiamo la fortuna di possedere alcune tra le cave che offrono i materiali più belli, adatti anche alle abitazioni di design. Ad esempio il pavimento in marmo biancone è adatto per uno stile moderno o classico e il suo colore neutro è molto alla moda e si adatta a qualsiasi stile. Le cave di questo bellissimo materiale, utilizzato da secoli, sono posizionate in provincia di Trani e offrono lastre con spessore a partire da 1,2 cm e larghezza minima di 30 cm. Altri rivestimenti naturali particolarmente apprezzati, adatti per pavimentare qualsiasi ambiente sono il travertino, o il marmo di Carrara. Oltre ad essere adatti per la preparazione di pavimentazioni, questi materiali naturali sono perfetti anche per la posa di piani di lavoro, per la cucina o il bagno.
Perché la pietra è sostenibile
Quando si parla della sostenibilità di un materiale usato per rivestimenti e in edilizia, lo si fa in riferimento non solo alla sua raccolta, ma anche alle sue caratteristiche. In particolare le pietre naturali risultano maggiormente ecosostenibili perché non necessitano di ampi lavori di lavorazione, che comportano un ampio utilizzo di energia. Questa, infatti, può certamente derivare da fonti rinnovabili, scelta che rappresenta ovviamente la soluzione migliore per l’ambiente, ma anche dall’uso di fonti fossili. Nel caso delle pietre naturali, infatti, si ha il solo impiego dell’energia necessaria alla raccolta dalle cave e del successivo taglio in lastre di vario spessore.
Le pietre naturali oggi usate per i rivestimenti offrono anche la completa atossicità, così come la resistenza agli agenti atmosferici e al fuoco, elementi particolarmente importanti per un rivestimento utilizzato in edilizia. Offrono un buon isolamento, oltre a garantire una resa estetica decisamente interessante.
Le caratteristiche della pietra naturale
La scelta della pietra naturale è determinata da una serie di caratteristiche molto interessanti, a partire dalla lunga durata. Molte tipologie di pietre utilizzate per i rivestimenti possono durare in posa per decenni, senza mostrare alcun segno di usura correlato al passaggio delle persone.
Le lastre in strato spesso possono anche essere rilavorate, dopo vari anni, per ottenere di nuovo la lucentezza iniziale, come se si trattasse di un pavimento appena posato.
Sono poi molto semplici da pulire e la manutenzione è minima. Non accumulano polvere e incrostazioni e si puliscono con prodotti adatti, rapidamente e senza sforzo. Anche sotto questo punto di vista si tratta di materiali ecosostenibili, in quanto nella maggior parte dei casi si possono pulire con il semplice utilizzo di acqua.
Va ricordato che in commercio si trovano facilmente anche pietre naturali adatte per rivestimenti esterni, perfette per la pavimentazione del giardino o per il rivestimento murale.
La pietra naturale è poi completamente riciclabile o recuperabile in fase di sostituzione di una pavimentazione, un elemento da considerare nel momento in cui si decide di sostituire un rivestimento. Le lastre usate possono infatti essere riutilizzate come rivestimenti murali o tagliate e impiegate per altro.