Gli appassionati di programmi e serie televisive avranno notato la frequenza con cui vengono pronunciati termini inglesi. Alcuni di essi sono entrati nel linguaggio comune, di altri il significato si intuisce dal contesto, altri ancora restano oscuri. Guardare la TV in lingua è un ottimo modo per memorizzare la pronuncia e arricchire il lessico, quale però non è sostitutivo allo studio e quindi va affiancato ad una serie di lezioni di inglese tenute da un professionista.
Ecco un breve glossario con i termini più frequenti:
- Blooper: si tratta di sequenze di filmati che sono stati eliminati durante il montaggio e contengono gli errori commessi dagli attori sul set oppure degli episodi divertenti accaduti durante le riprese. Questo termine è stato coniato nel 1950 per indicare gli errori commessi dai cantanti in sala prima dell’inizio della registrazione. Sono dei contenuti molto attesi dai fans che amano attendono le scene extra degli home-video;
- Casting: è il gruppo di attori scelti per un film o per una serie. Sapere in anteprima quali saranno gli interpreti può essere l’occasione per conoscere in anteprima notizie legate ai propri programmi preferiti;
- Crossover: con questo termine viene indicato un episodio in cui si incrociano una o più serie. Questa strategia viene applicata di proposito nel caso di produzioni firmate dallo stesso network per aumentare l’audience;
- Jumping the shark: quest’espressione tradotta alla lettera significa “saltare lo squalo” ed è usata in senso dispregiativo per indicare la caduta di popolarità di un programma o di una serie televisiva. Inizialmente essa era riferita alle commedie ed indicava la trovata narrativa con cui si cercava di attirare l’attenzione degli spettatori in un momento di difficoltà;
- Hiatus: è il periodo di pausa nella produzione di una serie. Le produzioni americane registrano due periodi di pausa, uno estivo e uno coincidente con le festività natalizie;
- Offshoot / Spin Off: si tratta di termini utilizzati come sinonimi per indicare il lancio di un nuovo prodotto televisivo tramite una serie o un programma di successo;
- Pilot: è una puntata di un programma che viene registrata come prova da sottoporre ad un network. Al pubblico giunge solo una piccola quantità di queste puntate nonostante l’incredibile sforzo economico richiesto per la realizzazione;
- Remake / Reboot: questi due termini vengono utilizzati in riferimento al rifacimento di una produzione del passato ma se il primo contiene un chiaro e fedele riferimento al prodotto antico, il secondo trae spunto da un episodio presentato secondo una nuova formula e una nuova contestualizzazione;
- Sides: chi desidera avvicinarsi da professionista al mondo delle produzioni conosce il significato di questo termine. Si tratta, infatti, di parti del copione che vengono pubblicate su siti specifici per permettere agli attori che si presenteranno ai provini di preparare la propria performance. La diffusione di questi stralci è illegale tuttavia proprio da essi provengono i più affidabili spoiler. Per accedere a questo campionario bisogna pagare un abbonamento;
- Spoiler: deriva dal verbo “to spoil” e significa “rovinare”. Si tratta, infatti, della rivelazione che rovina l’effetto sorpresa; l’anticipazione che permette di comprendere l’epilogo di una narrazione. Ottenere uno spoiler è la missione di molti giornalisti che tendono ad incalzare con domande gli attori e i registi;
- Still: è un termine usato dagli addetti ai lavori per indicare le scene diffuse dalle produzioni televisive per pubblicizzare un prodotto. In genere vengono diffuse tra i maggiori canali di comunicazione poche settimane prima della messa in onda, eccone un esempio .