“Mi dicevi che Sanremo sembrava Napoli, ma con la scintilla francese. Ti ricordi quando guardavi il tuo maestro Luca, suonare qui a Sanremo. Amore mio, quel giorno è arrivato. E sai perché? Perché sei bello dentro e fuori. Hai un modo aristocratico di stare al mondo, pratichi la gentilezza e generi bellezza intorno a te, al contrario di chi ti ha strappato barbaramente alla vita. E proprio perché l’amore è il contrario della morte tu stasera vivi attraverso la musica che amavi e che ti farà essere eterno. E poi perché stasera tutta Italia sta ascoltando il talento e le note del maestro Giovanbattista Cutolo. Ciao, Giogiò, ti amiamo tutti. E mammarella tua non ti dimenticherà mai”. Ha commosso l’Ariston e tutta Italia la lettera che Daniela, mamma del giovane musicista Giovanbattista ‘Giogiò’ Cutolo, ucciso a Napoli lo scorso 31 agosto con tre colpi di pistola sparati da un 17enne mentre cercava di sedare una rissa a causa del parcheggio di un motorino. E ancora di più Siena, che ha accolto il giovane musicista per i suoi studi musicali all’accademia Chigiana. Proprio il direttore artistico Nicola Sani aveva ricordato il giovane come uno dei talenti nel mondo della musica: “un giovane e brillante cornista che aveva deciso di fare della musica il suo futuro e che voleva dare il proprio contributo alla crescita culturale di tutta la comunità e della realtà in cui viveva”.