Biotecnopolo, il sindaco: “Il progetto non decolla per le difficoltà di Tls. Nello statuto la figura del direttore generale”

L’argomento centrale in commissione Affari generali è quello del Biotecnopolo ma la vicenda dei conti di Toscana life sciences è entrata prepotentemente e si è rubata la scena.

“La sua situazione non è economicamente florida. Ed è stato detto che le sue difficoltà dipendono dalla mancata partenza del Biotecnopolo. Ma io non vorrei che fosse il contrario”, ad affermarlo davanti ai consiglieri comunali senesi è il sindaco Nicoletta Fabio che, insieme al presidente della provincia David Bussagli, è stata sentita per un’ora. “Dobbiamo essere consapevoli – ha aggiunto – che la buona salute di questo Ente è indispensabile per l’avvio del Biotecnopolo”.

Parole che vengono sostenute con forza anche dai consiglieri di maggioranza: Lorenza Bondi, Forza Italia, ha chiesto a Provincia e Comune, enti soci di Tls, di ‘pungolarne’ la Governance per ottenere informazioni sul cosa stia accadendo con il piano industriale. Bondi arriva anche a domandarsi se sia opportuna la sospensione del presidente di Fondazione Monte dei Paschi Carlo Rossi dal vertice di palazzo Sansedoni, “visti  -dice – i ritardi nella stesura dello stesso piano”. Orazio Peluso, presidente della commissione Affari generali, paventa invece la possibilità di convocare i vertici di Tls in una seduta della sua assise.

Sul fronte Biotecnopolo ci sono però delle importanti novità: “Mi è stato detto che lo statuto è in fase di compimento – ha aggiunto il primo cittadino- . E che sarà introdotta la figura non tanto del direttore amministrativo, di cui si era parlato in precedenza, ma di un direttore generale”.

La nomina di questa ultima posizione di vertice dovrebbe competere al ministero della Salute. David Bussagli ha ribadito di essere preoccupato perché, ha detto, “il territorio rischia di perdere una grande opportunità di sviluppo”. Ed ha dunque rinnovato la richiesta a palazzo pubblico di fare un’azione congiunta, sulla falsa riga di quella che venne fatta con il Ministero dell’Economia quando UniCredit stava per acquisire una percentuale consistente di Monte dei Paschi. “Il tempo è passato. Siamo a marzo 2024. Le risorse usate sono pochissime. C’è il rischio di perdere un’opportunità dall’alto valore strategico per la città, per la provincia e per il territorio regionale”, le sue parole.

“Trovate la formula tra diversi enti per rappresentare i timori e le preoccupazioni di questa città”: l’appello del consigliere del Partito Democratico Alessandro Masi.

Marco Crimi

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