Toscana Life Sciences lancia un progetto di storytelling su cinque aziende chiamato “Alla ricerca del tempo guadagnato”
E se Marcel Proust fosse stato uno scrittore attento alla scienza? Avrebbe pensato al progetto di storytelling lanciato da Fondazione Toscana Life Sciences “Alla ricerca del tempo guadagnato”. Al centro, il racconto di cinque storie di impresa e di ricerca che in TLS hanno ‘trovato casa’ e un alleato prezioso in grado di sostenerne la nascita e il percorso di crescita con risparmio di tempo e relativo guadagno di opportunità. Imprenditori, ricercatori, manager nel campo della produzione farmaceutica, del biotech, della genomica, dell’immunoterapia oncologica, dei farmaci orfani plasmaderivati: sono loro i protagonisti delle prime storie selezionate per restituire la fotografia di un ambiente complesso ed eterogeneo come quello di TLS, Fondazione che da oltre dieci anni è impegnata ad aggregare competenze, piattaforme e progetti nel campo delle scienze della vita. In Toscana, a Siena, ha creato un ambiente dinamico dove fare ricerca, sviluppare innovazione e realizzare impresa è più semplice e più veloce.
Da qui comincia il viaggio “Alla ricerca del tempo guadagnato”, dove narratori e volti di ogni storia sono coloro che più ne rappresentano visione e obiettivi: Claudio Bechini per la startup Pharma Integration, visionario imprenditore che ha scelto la robotica per progettare linee di riempimento di nuova generazione per l’industria farmaceutica; Greta Immobile Molaro per Polo GGB, vulcanico amministratore delegato dell’impresa specializzata in innovative tecniche di sequenziamento; Lorenzo Terranova per Kedrion, il Quality Assurance Manager che ha condotto in porto il processo per autorizzare l’impianto di Siena a produrre farmaci orfani plasmaderivati; Alessia Covre per Fondazione NIBIT, giovane ricercatrice del team dell’oncologo Michele Maio che ha scelto l’approccio terapeutico dell’immunoterapia per il trattamento del cancro e, infine, Emanuele Montomoli per VisMederi, testa e cuore dell’impresa di cui è responsabile scientifico, eccellenza nel validare l’efficacia dei vaccini a livello internazionale. Il plot narrativo è quello del “tempo guadagnato” per mettere in evidenza, in ogni racconto, qual è stato l’apporto di TLS e come la storia di impresa o di ricerca si è intrecciata con quella dell’incubatore.
A completare la narrazione delle prime cinque video interviste – il progetto si arricchirà nel tempo di nuove storie per raccontare tutte le realtà dell’ecosistema TLS – è stato creato uno spazio web sul sito della Fondazione dove i protagonisti delle interviste diventano i volti di una campagna istituzionale che sarà veicolata anche sui profili social su YouTube, Twitter e Linkedin.«Per l’innovazione – commenta il direttore generale di TLS, Andrea Paolini – il tempo è un fattore determinante: arrivare per primi e per primi rendere un prodotto o un servizio innovativo fruibile e trasferibile fa la differenza per un’impresa del settore in cui la competizione è globale. Quello che cerchiamo di fare ogni giorno è offrire alle nostre aziende il contesto più favorevole per sviluppare un business vincente o un network di ricerca efficace».
«In una realtà eterogenea come la nostra, dove le startup convivono con pmi già strutturare e gruppi che fanno esclusivamente ricerca – sottolinea il presidente di TLS, Fabrizio Landi – le esigenze sono molteplici: una nuova piattaforma tecnologica, l’accesso a fondi di venture capital, una consulenza in materia di proprietà intellettuale. A noi sta intercettarle, per offrire quel vantaggio competitivo che serve, quando serve. TLS – aggiunge – ha in più il vantaggio di essere intrinsecamente collegata con il Sistema Sanitario Regionale per tramite dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e questo è un valore per i nostri incubati e per le fondazioni di ricerca che operano in TLS. Nelle scienze della vita non c’è innovazione senza ricerca clinica che la sorregga».