E’ nato ieri in Maremma Certema, un laboratorio tecnologico per fare innovazione. Fra la sua strumentazione c’è anche il microscopio a scansione molecolare, unico in Italia. Il centro si trova in provincia di Grosseto, a Borgo Santa Rita, e deve la sua costituzione a un consorzio di sei imprese, in collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e il contributo della Regione Toscana e della Provincia di Grosseto.
Certema è un laboratorio tecnologico multidisciplinare ad accesso aperto, con un’area operativa di 1500 metri quadrati, all’interno della quale si trovano macchinari di ultima generazione per la sperimentazione di brevetti e prototipi, la ricerca e la consulenza nei settori strategici della chimica, meccanica, domotica e robotica, rinnovabili, nautica, materiali compositi, automazione, elettromeccanica.
Un progetto che arriva dopo anni di impegno da parte degli Enti locali e delle aziende private: 5 milioni di euro è l’investimento pubblico per l’acquisto dei macchinari, di cui 3milioni e 800mila sostenuti dalla Regione Toscana, un milione e 187mila di Fondi Cipe e 12mila dalla Provincia. E’ invece interamente fornito dal privato il sito industriale così come il personale che vi opera. Per non gravare la struttura di costi fissi sono stati assunti un amministrativo e il direttore, Stefano Petrella, un ingegnere meccanico che viene da una multinazionale americana. Tutto il resto del personale è messo a disposizione direttamente delle 6 imprese che supportano il laboratorio.
Certema nasce per promuovere lo sviluppo di progetti ad elevato contenuto tecnologico, per creare occasioni di crescita per le aziende della Toscana e favorire le reti con aziende provenienti da fuori regione.
«Certema non è un laboratorio di filiera, – spiega Fosco Tosti, presidente di Certema – ma è un polo multidisciplinare con possibilità di applicazione nei più svariati settori: meccanica, chimica, informatica, robotica. E’ una struttura ad accesso aperto, significa che chiunque ne faccia domanda potrà usufruire delle attrezzature, noleggiare i laboratori e avere l’assistenza del personale specializzato. Alcuni macchinari sono solo una nostra prerogativa, come il microscopio a scansione molecolare: il primo ed unico ad oggi presente in Italia si trova a Certema. Questo strumento consente di fare analisi di immagine e chimica fino a risoluzioni nell’ordine del nanometro, su tutti i materiali solidi: dalle rocce ai metalli, ai prodotti alimentari fino alle analisi di tipo ambientale. L’Università di Roma La Sapienza ha chiesto di venire a fare ricerca qui, così come il dipartimento di Scienze della Terra di Pisa, che utilizzerà il microscopio per scoprire che tipo di minerali si trovano all’interno di alcuni campioni di roccia che hanno subito un impatto da un meteorite circa 20mila anni fa. Un altro macchinario su cui abbiamo avuto già richieste è il laser per la sinterizzazione: l’ingegner Bertinelli responsabile dell’officina meccanica generale del Cern di Ginevra, è a Certema in questi giorni per mettere a punto, insieme ad un suo collaboratore, un progetto che porti alla sinterizzazione del niobio, un materiale che diventa superconduttore vicino a due gradi kelvin, utilizzato per realizzare cavità di risonanza per la radiofrequenza. Da parte del mondo imprenditoriale siamo in trattativa con diverse società tra le quali un’azienda del gruppo industriale Finmeccanica, che si occupa della costruzione di missili, una nota casa automobilistica e la multinazionale per la produzione di energia elettrica Enel Greepower. La nostra forza è che possiamo costruire prototipi interi, dalla parte meccanica fino alla scheda elettronica».
«Anche questo progetto è segno dell’interesse della Regione Toscana – afferma Stefano Ciuoffo, assessore regionale alle attività produttive – ad investire per il potenziamento delle attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico per le PMI in settori produttivi considerati strategici per la crescita: come ha detto il Presidente, stiamo lavorando per far associare alla Toscana non solo paradigma made in Tuscany ma anche il Thought in Tuscany, quello che viene ‘pensato’ in Toscana, facendone un marchio ideale di eccellenza che sia riconosciuto in tutto il mondo».
Un ruolo fondamentale sarà quello della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: «Certema è un brillante esempio di come si possano mettere a sistema competenze tecnologiche e produttive insieme a quelle di ricerca,- commenta Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna – per creare soluzioni innovative e applicare i risultati della ricerca a contesti reali. In tal modo speriamo anche di diventare un punto di riferimento regionale a disposizione delle piccole e medie imprese ad alta tecnologia (o che vogliano divenire tali) per attivare processi di innovazione che, oltre alle imprese, riguardino anche la definizione di nuove politiche di sviluppo”.
«La Scuola Superiore Sant’Anna – aggiunge Pierdomenico Perata, Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è da sempre impegnata nel promuovere la terza missione del mondo universitario, favorendo la valorizzazione della ricerca e il trasferimento tecnologico, per contribuire allo sviluppo dell’economia e all’innovazione. In questa ottica il Laboratorio multidisciplinare tecnologico diventa un nuovo punto di incontro tra il mondo accademico e le piccole e medie industrie che operano nella provincia di Grosseto e, più in generale, in Toscana».