Protagonisti assoluti del mercato, con circa il 70% delle vendite, i dispositivi Android da qualche mese stanno avendo problemi di sicurezza, dovuti al fatto che Google non li supporta più. Delle ultime versioni Android rilasciate da Google, infatti, solo tre continuano a essere supportate.
Perché i dispositivi Android sono a rischio e come difendersi
Da settembre 2022, il 35% dei dispositivi Android è a rischio hacking. Con la release 13 del sistema operativo di Google, infatti, sono rimasti scoperti tutti i telefoni e tablet che non supportavano la nuova versione, che sono così diventati i bersagli preferiti dei cyber criminali.
Per questo motivo diventa sempre più necessario adottare delle misure preventive di sicurezza per proteggere i propri dati, a seconda del sistema operativo che si utilizza. A questo scopo è necessario anzitutto dotare i propri dispositivi di un antivirus, uno strumento in grado di rilevare e bloccare gran parte delle minacce informatiche. Per scoprire quali sono i migliori antivirus per Android, è possibile consultare il sito di HTML.it. Oltre a questo, per proteggersi è necessario fare attenzione a tutti i link sui quali si clicca, e cambiare spesso le proprie password, scegliendole accuratamente (con numeri, simboli e lettere maiuscole e minuscole).
Sistema operativo Android frammentato, ma anche iOS presenta falle di sicurezza
A differenza dei dispositivi Apple, lo spazio del sistema operativo Android è frammentato, quindi più vulnerabile agli attacchi informatici. Tuttavia, nemmeno i dispositivi che utilizzano iOS sono completamente esenti da problemi di sicurezza, per cui è necessario adottare misure di prevenzione anche per iPhone, iPad e Mac.
Ad agosto 2022 è stata infatti rilevata una falla di sicurezza che ha costretto la Apple ad esortare gli utenti ad aggiornare i propri dispositivi con il nuovo software. L’appello è stato rivolto ai proprietari di alcuni dispositivi in particolare, come l’iPhone 6S e i modelli successivi, l’iPad Pro e l’iPad Air 2 e i computer Mac con sistema operativo MacOS Monterey, oltre ad alcuni modelli di iPod.
Questi modelli erano potenzialmente hackerabili con un conseguente “accesso amministratore completo” ai dispositivi. Un accesso di questo tipo consente agli hacker di eseguire qualsiasi software a nome del proprietario del dispositivo, secondo quanto spiega Rachel Tobac, CEO di SocialProof Security, all’Ansa.
A questo si aggiunge poi un altro pericolo che sta colpendo i dispositivi Android e iOS in tutta Europa, ma che sembra avere origine italiana: si tratta dello spyware, un programma in grado di raccogliere informazioni personali sugli utenti, senza il loro consenso.
Per quanto riguarda le modalità d’attacco, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dai ricercatori del TAG (Threat Analysis Group) di Google Project Zero, la vittima viene invitata a cambiare la password tramite una pagina contraffatta, nella quale viene indicato che l’account è stato sospeso e che è quindi necessario eseguire un ripristino. Ovviamente, per farlo verranno richiesti i dati personali, che finiranno nel server degli hacker.
Nonostante Google sia riuscita a bloccare parte degli attacchi tramite alcune modifiche introdotte su Google Play Protect, è necessario fare attenzione e proteggere i propri dispositivi con antivirus appositi.