Hai un’attività ben avviata, diversi clienti affezionati e consolidati e un sito Internet ben fatto. Hai da sempre avuto riscontro positivo dai visitatori della tua pagina web e, grazie una buona ottimizzazione SEO, sei riuscito a essere presente nei primi risultati dei motori di ricerca e a essere quasi sempre al primo posto quando gli utenti digitavano la parola chiave che meglio descrive la tua azienda. Eppure, da qualche tempo, hai notato un calo delle visite e, di conseguenza, anche il tuo fatturato ne ha risentito.
Non sai come spiegarti questa cosa, perché dal tuo punto di vista il sito è ben strutturato: lo aggiorni continuamente e segui con cura maniacale tutte le direttive e i consigli che hai recuperato nel tempo. Quindi, dov’è il problema? Perché il tuo sito non attrae più i visitatori come un tempo? Ci sono diverse cause, che puoi conoscere, e soprattutto risolvere, rivolgendoti a un consulente SEO freelance, che saprà dare risposte concrete alla tua situazione particolare.
Problemi di codice
Prima di rimettere mano al tuo sito e rivoluzionarlo completamente perché non genera più visitatori come una volta, dovresti cercare di capire se è presente qualcosa all’interno del suo codice che stia creando problemi. Parlo, nello specifico, di URL non funzionanti o di un cambio di dominio. Poniti sempre il dubbio di non aver fatto dei cambiamenti in tal senso senza “comunicarli a Google”. Se non l’hai fatto, difficilmente il motore di ricerca potrà trovarti.
Periodo stagionale
Appurato che non è un problema di codice, prova a pensare al core business della tua attività e al fatto che, durante l’anno, non ci siano periodi particolari in cui un calo delle visite e dell’acquisto di prodotti o servizi che offri non sia del tutto naturale. Il sito di un albergo in riva al mare, ad esempio, avrà un calo fisiologico delle visite durante il periodo autunnale e invernale, per poi avere un boom all’avvicinarsi della primavera.
Link corrotti
Forse non lo sai, ma a volte, all’interno dei tuoi post, potrebbero esserci degli articoli contenenti dei link corrotti anche se non sei tu il colpevole. Si tratta principalmente di spam ed è qualcosa che, purtroppo, avviene senza che ce ne rendiamo conto. Google, però, non sta a guardare la causa della presenza di un link corrotto in un sito, ma applica una penalizzazione e non gli consente di scalare posizioni nei motori di ricerca fino a quando il problema non viene risolto.
Aggiornamento delle strategie SEO
Non importa se ci hai messo il massimo dell’impegno e ci hai investito una somma importante, la SEO cambia di continuo e, con essa, anche le strategie che è necessario adottare per continuare ad avere un sito ben posizionato nei motori di ricerca. Prova a chiedere consiglio nuovamente al tuo consulente e cerca di capire se non sia il caso di adottare una strategia diversa perché il mercato e le politiche adottate da Google nella valutazione di un sito lo richiedono.