L’Università di Siena è fra gli enti partecipanti al progetto europeo AXIOM, che proprio in questi giorni ha dato vita alla piattaforma hardware denominata AXIOM Board.
Stiamo parlando del primo prototipo di una scheda per il calcolo a elevate prestazioni che aspira a combinare performance e risparmio energetico in un unico modello piccolo quanto un taccuino. Ma dietro c’è già una piccola storia d’innovazione italiana. La scheda è infatti prodotta ad Arezzo da SECO, partner del progetto AXIOM. Inoltre, con il design di AXIOM, SECO ha raggiunto le finali dell’Innovation Radar Prize, premio finanziato dalla Commissione Europea al fine di promuovere le eccellenze più innovative del vecchio continente.
Il progetto AXIOM, che coinvolge tre aziende italiane, una spagnola e tre gruppi di ricerca e università, tra cui l’Università degli Studi di Siena, è stato finanziato per quasi 4 milioni di euro dalla Commissione Europea all’interno de “Horizon 2020 Research and Innovation Programme, grant agreement No 645496” in data febbraio 2015. Da quel febbraio molte le pubblicazioni, i seminari, le conferenze e gli eventi organizzati per far conoscere AXIOM.
Coordinatore del progetto Roberto Giorgi, professore all’Università degli Studi di Siena, la quale questo maggio ospiterà il prestigioso convegno internazionale Computing Frontiers, a tema architettura dei calcolatori, presieduto dal medesimo Roberto Giorgi. «La scheda è un computer pensato per applicazioni cyber-physical» commenta il coordinatore del progetto. «Ha bassi consumi, 4 processori a 64-bit, 2 processori per applicazioni real-time, hardware riconfigurabile (FPGA), memoria DDR4 fino a 32GiB, connessioni fra board tramite 4 connettori a 12.5Gbit/s che permettono di costruire sistemi costituiti da più schede dello stesso tipo ed inoltre ha un connettore Arduino. Stiamo ora lavorando sull’ottimizzazione di tale piattaforma hardware e sul rilascio di tutto il software per sfruttarne al meglio le potenzialità».
La AXIOM Board rappresenta un’innovativa unione di tre mondi: Arduino, ARM e FPGA. La parte Arduino garantisce, attraverso la compatibilità con shield e accessori Arduino, un approccio più semplice alla programmazione del mondo fisico, nonché compatibilità con quanto è già presente sul mercato. ARM e FPGA lavorano assieme per assicurare una significativa accelerazione hardware e notevole ottimizzazione delle prestazioni, anche e soprattutto grazie al modello di programmazione OmpSs, ideato dal “Barcelona Supercomputing Center” e ulteriormente sviluppato secondo gli obiettivi del progetto. Non meno importante infine l’AXIOM Link, un connettore che promette di facilitare la costruzione di cluster di computer a bassa latenza e, nelle intenzioni del progetto, con ottimi benefici economici.
E, notizia alquanto inusuale per un progetto di ricerca, è previsto che, in contemporanea con la conclusione del progetto, attesa per il prossimo anno, la AXIOM Board approdi sul mercato.
Ma tutti coloro che sono interessati a saperne di più non devono attendere a lungo. La AXIOM Board sarà infatti presentata per la prima volta al grande pubblico all’Embedded World 2017, principale fiera d’Europa a tema elettronica industriale a 360° gradi, la quale si svolgerà a Norimberga, in Germania, dal 14 al 16 marzo.
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