Pubblicato lo studio, a cui ha partecipato l’Ateneo senese, che identifica la “firma plasmatica” della risposta al vaccino contro l’Ebola
L’Università di Siena è nel gruppo di ricerca internazionale che ha identificato uno specifico profilo di marcatori plasmatici nella risposta al vaccino rVSV-ZEBOV, attualmente l’unico vaccino contro l’Ebola con efficacia dimostrata in studi clinici di fase III.
Lo studio è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine e ha preso in considerazione campioni di plasma di soggetti sani vaccinati in Europa e in Africa per identificare una risposta immunitaria specifica e analizzare gli effetti a diversi dosaggi del vaccino. Lo studio rappresenta una tappa del progetto pluriennale di ricerca VSV-EBOVAC, partito nel 2015 con la collaborazione di 13 partner di 7 diversi paesi, con l’obiettivo di portare avanti lo sviluppo del vaccino e di raccogliere informazioni fondamentali per valutarne l’immunogenicità e la sicurezza.
«Il vaccino rVSV-ZEBOV – spiega la professoressa Donata Medaglini, coordinatrice del progetto di ricerca per conto dell’Università di Siena e della Sclavo Vaccines Association – impiega come vettore il virus della stomatite vescicolare ed è stato utilizzato in Guinea durante la recente epidemia, dove si è dimostrato altamente efficace nel prevenire l’infezione, seppur reattogenico a dosi elevate. Il nostro studio, condotto in campioni di soggetti vaccinati in Africa ed Europa, ha permesso di caratterizzare uno specifico profilo di citochine plasmatiche, in risposta a diverse dosi di vaccino, che correla con la sua immunogenicità e sicurezza. Questi risultati rappresentano un importante passo avanti nello sviluppo di un vaccino contro l’Ebola».
I risultati della ricerca suggeriscono che la “firma plasmatica” individuata potrebbe essere applicata anche a studi su altri vaccini per determinarne immunogenicità e reattogenicità.
Il progetto VSV-EBOVAC utilizza tecnologie avanzatissime per effettuare analisi dettagliate della risposta immunitaria in campioni prelevati da partecipanti ai trial clinici, prima e dopo la vaccinazione. L’Università di Siena, in particolare, attraverso il Laboratorio di Microbiologia e Biotecnologie Microbiche del Dipartimento di Biotecnologie Mediche, si occupa dell’analisi, con tecniche di “next generation sequencing”, del transcriptoma delle cellule del sistema immunitario in seguito a vaccinazione.
Per informazioni sul progetto VSV-EBOVAC: www.vsv-ebovac.eu.
La pubblicazione:
Science Translational Medicine, “A dose-dependent plasma signature of the safety and immunogenicity of the rVSV-Ebola vaccine in Europe and Africa”, Angela Huttner, Christophe Combescure, Stéphane Grillet, Mariëlle C. Haks, Edwin Quinten, Christine Modoux, Selidji Todagbe Agnandji, Jessica Brosnahan, Julie-Anne Dayer, Ali M. Harandi, Laurent Kaiser, Donata Medaglini, Tom Monath, VEBCON and VSV-EBOVAC Consortia, Pascale Roux-Lombard, Peter G. Kremsner, Tom H. M. Ottenhoff, Claire-Anne Siegrist./
I dettagli del progetto VSV-EBOVAC
Data di inizio: 01/02/2015
Data di fine: 31/01/2018
Contributo IMI: €3.9 milioni
Coordinating Institution: Sclavo Vaccines Association
Coordinatore: Donata Medaglini, Università degli Studi di Siena e Sclavo Vaccines Association (SVA)
Partecipanti
Sclavo Vaccines Association (Italia)
University of Geneva (Svizzera)
BioProtection Systems (USA)
Leiden University Medical Centre (Olanda)
University of Gothenburg (Svezia)
Università degli Studi di Siena (Italia)
Emory University (USA)
University of Tübingen (Germania)
Microbiotec SRL (Italia)
Eidgenössisches Department für Verteidigung, Bevölkerungsschutz und Sport (Svizzera)
UK Department of Health (UK)
Il progetto VSV-EBOVAC è finanziato attraverso l’azione comune “Innovative Medicines Initiative 2” con grant agreement 115842. La partnership riceve sostegno dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 e da EFPIA.
Sito web: www.imi.europa.eu