Identificare con un semplice prelievo la presenza di un tumore, capire quale terapia è più appropriata per un paziente e intervenire quando questa stessa terapia debba essere, eventualmente, sospesa o modificata. A Exosomics Siena Spa, impresa incubata nella Fondazione Toscana Life Sciences, stanno lavorando per realizzare una rivoluzione. Una rivoluzione che cambierebbe in maniera sostanziale il modo di fare diagnostica oncologica.
Exosomics nasce nel 2011 come spin-off di HansaBioMed OU per lo sfruttamento di tecnologie proprietarie applicate alla diagnostica oncologica. Il nome deriva dagli esosomi, le nanoparticelle lipidiche rilasciate nei fluidi biologici da tutte le cellule, ed in particolare dalle cellule tumorali, che veicolano marcatori di malattia (proteine ed acidi nucleici) nel sangue.
Catturando gli esosomi e analizzandone il contenuto si può fare diagnosi oncologica di grande precisione, in linea con quel quel modello di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie definito tramite un approccio personalizzato al paziente, che tiene conto delle variazioni individuali, del patrimonio genetico, dell’ambiente e dello stile di vita.
“Noi – afferma Davide Zocco, Capo diagnostica molecolare Exosomics Siena SpA – abbiamo la mission di sviluppare dei prodotti che vadano ad aiutare il clinico nella gestione del paziente oncologico o nell’identificare quei pazienti che potrebbero avere una patologia neoplastica. Questa rimane la nostra mission, la nostra volontà di sviluppare qualcosa che sia a beneficio del paziente nel più breve tempo possibile”.
Nonostante sia una realtà giovane, Exosomics ha già fatto importanti passi in avanti, ultimo dei quali l’accordo stipulato con la multinazionale svizzera Lonza “Siamo una start up innovativa – sottolinea Andrea Chiesi, fondatore e CEO – costituita nel 2012 e possiamo definirci ancora giovani, visto che nel nostro settore le imprese riescono a maturare e a portare prodotti sul mercato dopo almeno dieci anni. Siamo ancora una microcompany, ma recentemente abbiamo chiuso un importante accordo con Lonza, multinazionale del settore biotech & pharma, che è entrata nella compagine sociale con una partecipazione significativa. Questo ci dà un profilo internazionale completamente diverso rispetto a quello che potevamo avere come start up fino a pochi mesi fa”.
Nel percorso di crescita di Exosomics c’è anche il rapporto con TLS, come sottolinea lo stesso Zocco: “Il supporto di TLS è fondamentale perché ci permette di accedere a strumentazioni, servizi e infrastrutture cui, altrimenti, una piccola microstart up come noi non potrebbe accedere. Questo tipo di supporto che TLS dà ci permette di raggiungere i nostri obiettivi in modo molto più veloce; anche di attrarre potenziali investitori, sia industriali che finanziari, che in più di un’occasione hanno sottolineato il valore che un incubatore come TLS ha nella crescita di una start up e nella riduzione dell’investimento iniziale. In una prospettiva di 5-10 anni prevedo che la mission di Exosomics possa estendersi ad altre indicazioni, non solo nel campo dell’oncologia, ma anche nei campi della medicina rigenerativa, delle malattie infiammatoriocroniche e della neurobiologia”.
Quella di Exosomics è una delle sei storie del progetto “Alla ricerca del tempo guadagnato”, la campagna di comunicazione di Toscana Life Sciences, che racconta, attraverso una serie di videointerviste alcune delle imprese e dei gruppi di ricerca che operano all’interno del bioncubatore.
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