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Ricerche di mercato: ecco perché si punta sempre di più sui big data online

L’impiego dei big data da parte delle aziende sembra essere una strategia sempre più richiesta anche in Italia. Solo nel 2019, infatti, il mercato degli analytics è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di 1,7 miliardi di euro. 

Sono soprattutto le grandi realtà imprenditoriali a guidare questo trend, ma anche le piccole e medie imprese iniziano a integrare sempre più spesso l’analisi dei dati nella loro gestione.

Tuttavia, un approccio data driven farà sempre più la differenza: dalle ricerche di mercato allo studio della concorrenza e del sentiment relativo a un prodotto o a un servizio, i campi di utilizzo dei big data si fanno via via più numerosi. 

Una delle società che più utilizza i big data per supportare le strategie dei suoi clienti è Central Marketing Intelligence che, grazie alle indagini condotte in rete, è in grado di raccogliere e interpretare dati fondamentali. 

Esplorando la pagina https://www.centralmarketingintelligence.it/ricerche-di-mercato-cmi/ del sito ufficiale dell’azienda sarà possibile scoprire nel dettaglio le caratteristiche di queste innovative ricerche di mercato, condotte attraverso il metodo della Market X-Ray™.

Perché usare i big data per le ricerche di mercato

Fino a non molti anni fa, le ricerche di mercato venivano condotte attraverso l’uso di interviste, di sondaggi telefonici, di questionari anonimi o di focus group. 

Con la diffusione di Internet, tuttavia, è emerso chiaramente che queste metodologie vanno integrate con gli strumenti forniti dal mondo digitale. In particolare, la raccolta dei big data trova ampio spazio in quattro grandi aree tematiche: l’individuazione del target, la brand reputation, lo studio dei competitor e l’analisi di mercato.

Targettizzare con precisione il cliente tipo è una delle prime regole del marketing; sapere nel dettaglio abitudini, desideri, opinioni, necessità e modalità d’acquisto della propria clientela è un grande asso nella manica per qualunque tipo di attività. 

Attraverso le moderne analisi di mercato è possibile reperire moltissime informazioni che andranno a costituire il profilo delle buyer personas e a tracciare con precisione il customer journey.

Altrettanto importante è l’analisi della concorrenza. Attuarla in modo scientifico grazie all’utilizzo di software dedicati consente di ampliare il campo di studio e di scoprire nel dettaglio moltissime informazioni rilevanti sui propri competitor.

Un altro importantissimo campo di applicazione dei dati digitali è l’indagine sulla reputazione del proprio brand e confrontarlo con i concorrenti diretti e indiretti. Spesso, le persone che lavorano in un’azienda sono molto coinvolte emotivamente e non riescono a mantenere la giusta distanza dal progetto. 

Uno sguardo esterno, neutrale e lucido, consente di individuare punti di forza e di debolezza di un brand e di verificarne la reputazione in tutti i campi del digitale, a partire dai social network. Un ultimo impiego per i big data è quello legato all’analisi di mercato, fondamentale per individuare le tendenze e per pianificare le strategie future.

Gli strumenti utilizzati

Per condurre delle ricerche di mercato attraverso la raccolta e l’analisi dei dati online, occorre prendere in considerazione tutte le aree nelle quali si muovono gli utenti del web. Per farlo, è imprescindibile l’utilizzo di tool specifici basati sul machine learning e l’analisi condotta a partire dagli algoritmi creati con l’intelligenza artificiale.

I social media sono uno degli ecosistemi dove è possibile reperire numerose informazioni, a partire dalle conversazioni pubbliche intraprese dalle persone. Oltre all’utilizzo delle menzioni delle persone online, un’altra area che fornisce numerose informazioni è quella legata alle ricerche svolte dagli utenti sul motore di ricerca. 

Attraverso programmi specifici, infatti, è possibile intercettare le domande di chi pone dei quesiti in rete e capire il volume di queste richieste per capire sia il livello di maturità della domanda che del mercato stesso. 

Per quanto riguarda l’analisi dei competitor, invece, è possibile studiare i loro risultati in termini di performance per provare a intuire la portata della spesa pubblicitaria sostenuta e quantificare gli investimenti effettuati in base ai risultati ottenuti.

 

Francesco Laezza

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Francesco Laezza
Tags: Big data

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