Robot, Ia ed esseri umani: simbiosi possibile? Prattichizzo: “I confini tra questi mondi saranno liquefatti”

Ci sono i robot e l’intelligenza artificiale. Poi ci sono gli esseri umani e le emozioni: la simbiosi è possibile? Ed i primi possono riconoscere le sensazioni dei secondi e rispondere ad esse in modo empatico? E possono simularle in modo convincente, suscitando così reazioni da parte dell’uomo?

A provare a dare una lettura a queste domande è Domenico Prattichizzo, docente dell’università di Siena. Interrogativi, quelli citati poco fa, che ripetiamo spesso e che presentano nodi difficili da sciogliere sotto un punto di vista etico e giuridico. Ma in realtà, come spiega Prattichizzo, il rapporto tra robot e uomo va avanti da tempo. “Pensiamo alle protesi – spiega – che restituiscono le funzionalità ad alcune parti del corpo. Questo è un futuro inevitabile, che si lega all’intelligenza artificiale. Il progresso è nel nostro dna”. Secondo il docente “si può avere paura” delle nuove tecnologie, “una paura che però ci permetta di studiare le opportunità in modo critico”. L’intelligenza artificiale, ha aggiunto, “ha elementi positivi” ma “può farci anche male: le fake news sono un esempio”.

L’Ia tra l’altro sta scatenando le emozioni di tutti noi già in questi giorni: l’immagine “All eyes on Rafah”, slogan nato per porre l’attenzione su ciò che sta accadendo in Palestina, ha fatto il giro del mondo su Instragram, ricondiviso da milioni di utenti. “La foto ha colpito nostri sensi – ha detto Pratichizzo – . Alla fine importa poco il fatto che questa sia il risultato di uno scatto di un professionista o che si stata creata con gli algoritmi”.

Il docente parlerà di questi aspetti stasera nell’incontro “Robot ed esseri umani a confronto”. Oltre a lui tra i relatori ci saranno Simone Rossi, anche lui professore del nostro ateneo, Emilia Barile dell’università di Bologna e Elisabetta Sirgiovanni de la Sapienza di Roma. I lavori saranno introdotti da Miranda Brugi del circolo culturale Epistème e dalla professoressa Chiara Mocenni, delegata del rettore alla terza missione.

La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Virginia Masoni, è organizzata dall’Università di Siena e si terrà stasera alle 17 nell’aula magna storica del palazzo del Rettorato.