Siena, cuore internazionale della ricerca sui vaccini. E all’Università arriva un nuovissimo strumento

L’Università di Siena riferimento internazionale per la ricerca sui vaccini: un’innovativa tecnologia disponibile per tutta la comunità scientifica ai laboratori del Dipartimento di Biotecnologie Mediche. Infrastrutture all’avanguardia e competenze avanzate per partecipare ai grandi progetti di ricerca europei.

l’Università di Siena, da sempre tra le eccellenze nel campo della ricerca sui vaccini, adesso mette a disposizione dei ricercatori dell’Ateneo e di tutta la comunità scientifica, una sofisticata tecnologia per l’analisi delle singole cellule, che permette di caratterizzare numerosi marcatori cellulari: è attivo nei laboratori del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena un nuovo citofluorimetro.

Il citofluorimetro è uno strumento che permette l’analisi di popolazioni cellulari in sospensione, misurandone le caratteristiche fisiche e biochimiche, in tempi rapidi e con una elevata sensibilità.

Lo strumento, che consente l’analisi di 18 diversi marcatori cellulari oltre che dei parametri fisici delle cellule, è stato acquistato dall’Università di Siena grazie al cofinanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo della Regione Toscana, all’interno del progetto “Bio-Enable – Infrastruttura integrata per il supporto alla ricerca industriale su molecole bioattive, biomolecole, biomateriali, in vitro e in vivo” (www.bio-enable.it).

“Il citofluorimetro in dotazione nei nostri laboratori – spiega la professoressa Donata Medaglini, responsabile del progetto “Bio-Enable” per l’Ateneo senese – consente la selezione di popolazioni cellulari anche molto rare, ed è utile trasversalmente in numerosi settori di studio e ricerca, dall’immunologia, alla microbiologia e, alla ricerca sui tumori. Le singole cellule, marcate con specifici anticorpi fluorescenti, vengono colpite dalla luce di un raggio laser e emettono segnali che, una volta elaborati, consentono di mettere in relazione più marcatori di una stessa cellula, con elevata affidabilità statistica” .

“Si tratta di una strumentazione molto importante – prosegue la professoressa Medaglini – che contribuisce a rendere i nostri laboratori all’avanguardia nello scenario europeo della ricerca sui vaccini. La disponibilità di questa nuova strumentazione testimonia l’efficacia di fare sistema a livello di istituzioni per poter offrire alla comunità scientifica accesso a tecnologie ad alto livello di specializzazione”.

E proprio la possibilità di offrire competenze e servizi altamente specializzati ha permesso al gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Medaglini di partecipare a grandi progetti di ricerca in collaborazione con partner europei e internazionali.

E’ di poche settimane fa il lancio del progetto europeo “TRANSVAC2”, finanziato dal Programma Infrastrutture di Ricerca Horizon 2020 della Commissione Europea, di cui l’Ateneo senese è partner, che ha proprio l’obiettivo di potenziare lo sviluppo di vaccini mettendo a disposizione della ricerca una piattaforma di infrastrutture condivise. Il progetto TRANSVAC2 porterà all’Ateneo 700 mila euro di finanziamenti.

Inoltre, in risposta alle esigenze di alta formazione in questo specifico settore, che richiede personale specializzato in grado di acquisire ed analizzare correttamente i dati prodotti da questa tecnologia, partirà il prossimo 11 settembre nei laboratori del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Ateneo un corso avanzato per l’utilizzo della citofluorimetria applicata alla vaccinologia.

Il corso, a cui partecipano 14 ricercatori selezionati provenienti da 6 diversi paesi nel mondo, vede come docenti i massimi esperti internazionali nel settore, ed è finanziato da un altro grande progetto sui vaccini, ADITEC (Advanced Immunization Technologies, www.aditecproject.eu), di cui l’Ateneo senese è partner.

“Anche questa iniziativa – conclude la professoressa – fa parte di una collaborazione fruttuosa tra pubblico e privato e tra istituzioni per lo sviluppo della ricerca ad alto livello. Fare rete è indispensabile per competere a livello internazionale e per potenziare l’avanzamento delle conoscenze nella ricerca e nello sviluppo dei vaccini sicuri, efficaci e accessibili, ambito che richiede una combinazione di competenze specialistiche e capacità tecniche non facilmente disponibili in un’unica organizzazione”.