Negli ultimi giorni si è fatta sempre più insistente l’idea che Tesla possa essere messa al bando nel mercato cinese in seguito a un possibile peggioramento delle restrizioni. Il nostro riferimento è evidentemente a quanto avvenuto la scorsa settimana, quando alle auto Tesla è stato vietato l’ingresso nei complessi militari, a causa della possibilità che le videocamere dei veicoli possano essere utilizzate per “spiare” ciò che accade al loro interno.
Dinanzi a quanto accaduto l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha dichiarato come la sua azienda sarebbe andata incontro a una chiusura certa nel caso in cui le sue auto siano usate per spiare. “C’è un incentivo molto forte per noi ad essere riservati con qualsiasi informazione“, ha detto Musk ad un importante forum cinese durante una discussione digitale, riferendosi alla privacy. “Se Tesla dovesse usare le auto per spiare in Cina o in qualsiasi altro luogo, verremo chiusi” – ha poi proseguito, lasciando dunque intendere che è ben a conoscenza delle conseguenze che una simile notizia potrebbe scaturire, e che dunque non vi sono possibilità che tra i piani della propria compagnia vi sia anche quello di utilizzare i veicoli come una sorta di “spia”.
Tuttavia, qualcosa dalle parti cinesi sembra muoversi, considerato che l’esercito cinese ha come noto già vietato alle auto Tesla di entrare nei suoi complessi, citando problemi di sicurezza sulle telecamere installate sui veicoli.
Non è forse un caso che queste restrizioni sono emerse proprio mentre i dirigenti diplomatici cinesi e statunitensi stavano cercando di avere un incontro favorevole in Alaska, per quella che è la prima interazione di persona da quando il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è entrato in carica a gennaio. Un tentativo vano, considerato che i tenori colloquiali sono stati piuttosto aspri, e che non ci sono stati passi in avanti.
Nella stessa discussione virtuale, Musk ha poi sollecitato una maggiore fiducia reciproca tra le due più grandi economie del mondo, sancendo così una speranza non certo marginale all’interno del China Development Forum, un evento business di alto livello è ospitato da una fondazione sotto il Consiglio di Stato.
Come ci ricorda Comefaretradingonline.com, uno dei più autorevoli siti informativi sul trading online, la Cina è il più grande mercato automobilistico del mondo e, soprattutto, è un campo di battaglia chiave per i veicoli elettrici. Qui Tesla ha venduto 147.445 veicoli lo scorso anno, il 30% del suo totale globale. Tuttavia, sta affrontando una concorrenza sempre più agguerrita, quest’anno, da rivali nazionali come Nio e Geely.
Anche per questo motivo Musk sembra voler mantenere una buona immagine in Cina. E, proprio per questo, ha fatto diverse apparizioni di alto profilo nel Paese asiatico, dove Tesla produce e vende auto elettriche. Il tutto, peraltro, con uno stile molto più aperto e moderato rispetto a quanto non faccia in patria, dove le sue turbolente uscite a volte sono etichettate, non a caso, come sprezzanti.
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