“Occorrerà cambiare la modalità di comunicazione per incentivare i vaccini tra le fasce più a rischio. Dovremo sfruttare anche modalità innovative, come i vaccini nasali”. Lo dice Alessandro Manenti, responsabile dello sviluppo di VisMederi, parlando della sfida contro l’influenza che attende la comunità scientifica internazionale. Dagli Stati Uniti e fino al Giappone oggi i massimi esperti mondiali si sono riuniti nell’auditorium di Toscana Life Sciences per discutere sul futuro del settore. Siena ospita infatti fino a domani la tre giorni dell'”Influenza vaccines for the world 2024″. Non più solo vaccini intramuscolari ma anche spray nasali e pasticche per la gola: le armi per combattere il virus ci sono. Ma c’è un altro fronte dove andrà combattuta la battaglia ed è quello della migliore comunicazione, come tra l’altro ha evidenziato Emanuele Montomoli, membro del comitato scientifico dell’”Influenza vaccines for the world 2024″. La copertura vaccinale qui da noi, come del resto d’Europa, non è delle migliori soprattutto tra i più anziani. Meglio invece fanno i paesi scandinavi dove però, a differenza nostra, c’è un grande attenzione nel fare sensibilizzazione sui media. Manenti è stato protagonista stamani di un panel dell’iniziativa. Durante il suo intervento ha presentato il lavoro condotto da VisMederi ed i vari saggi fatti in laboratorio per conoscere la risposta anticorpale dei vaccini